Orsi, una settantina di persone in piazza contro Fugatti. Oipa: "Dalla Provincia una dichiarazione di guerra agli animali"
Nel pomeriggio manifestazione degli animalisti nel centro di Trento. Il presidente di Oipa, Massimo Comparotto: invece di potenziare le iniziative di prevenzione si facilita la possibilità di abbattimenti, con una delibera che stravolge le regole del Pacobace
LE IMMAGINI Animalisti in piazza (Coser)
IL CASO L’orso di Andalo ha le ore contate: è proprio M62
ANIMALISTI Torna a cercare cibo perché non ci sono i cassoinetti anti-orso
LINEE GUIDA La Provincia vuole uccidere gli orsi «problematici»
SORVEGLIATO Catturato e dotato di radiocollare un orso ad Andalo
IL PIANO C'è anche la possibilità di abbattimento nei casi problematici
CENSIMENTO In Trentino un centinaio di orsi, i lupi sono altrettanti o anche di più
TRENTO. Circa 70 persone hanno preso parte questo pomeriggio, sabato 3 giugno nel centro di Trento, a una manifestazione organizzata dal Centro sociale Bruno e dal Movimento Antispecista contro la gestione degli orsi della giunta provinciale.
"Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, con la delibera approvata il 25 giugno vorrebbe rendere legale persino l'uccisione di una mamma orsa che protegge i suoi cuccioli", lo afferma l'Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) che diffonde il testo della delibera e critica pesantemente le scelte di piazza Dante.
"Non solo: la cosiddetta azione K (Abbattimento) prevista dal Piano d'azione interregionale per la conservazione dell'Orso bruno sulle Alpi centro-orientali (Pacobace) è stata estesa anche al caso in cui il plantigrado sia semplicemente segnalato in un centro residenziale, se segue le persone, se attacca perché provocato", prosegue l'Oipa.
Testualmente la delibera della Provincia di Trento prevede, tra le azioni possibili, la cattura e la captivazione permanente (azione J) o l'uccisione (azione K) nei casi in cui l'orso viene ripetutamente segnalato in un centro residenziale o nelle immediate vicinanze di abitazioni in uso, se provoca danni ripetuti a patrimoni per i quali l'attivazione di misure di prevenzione/o di dissuasione risulta inattuabile o inefficace, se attacca (con contatto fisico) per difendere i propri piccoli, la propria preda o perché provocato in altro modo.
Le azioni possibili vengono anche attuate se l'orso segue intenzionalmente le persone, se cerca di penetrare in abitazioni, anche frequentate stagionalmente e se attacca (con contatto fisico) senza essere provocato, così l'Oipa.
«Non ci sarebbe nemmeno bisogno di commentare queste previsioni, evidentemente sproporzionate, commenta il presidente dell'Oipa, Massimo Comparotto.
«Questa delibera stravolge il Pacobace. Dal presidente Fugatti non ci aspettiamo certo un atteggiamento di rispetto nei confronti degli orsi e della biodiversità, date le vicende di cui gli orsi del Trentino sono state vittime in questo ultimo anno. Tuttavia queste Linee guida varate dalla sua Giunta appaiono davvero come una dichiarazione di guerra e di morte nei confronti dei plantigradi del suo territorio.
Ci auguriamo che la Provincia autonoma di Trento si decida a varare serie azioni di prevenzione per consentire una serena convivenza tra i grandi carnivori, i residenti e i turisti affinché tali previsioni restino solo sulla carta della sua delibera, sempre che non si debba andare anche in questo caso nelle aule giudiziarie affinché i magistrati ne valutino la legittimità».