Defibrillatori cardiaci nei rifugi del Trentino, ecco i contributi provinciali (al massimo mille euro ciascuno)
Le domande vanno presentate dal 1 agosto al 15 ottobre 2021 al Servizio provinciale turismo e sport
TRENTO. Sono in arrivo 90.000 euro per l'acquisto di defibrillatori, per i proprietari di rifugi o per coloro che ne hanno la disponibilità (a titolo di usufrutto, affitto o concessione in uso). Lo ha deciso Giunta provinciale di Trento, che ha approvato i criteri per la concessione dei contributi.
Il limite massimo di spesa ammissibile è pari a 1.000 euro, aumentata dell'Iva se questa costituisce un costo non recuperabile. I contributi sono concessi nella misura del 100 per cento della spesa ammissibile, nei limiti delle risorse disponibili. Le domande vanno presentate dal 1 agosto al 15 ottobre 2021 al Servizio provinciale turismo e sport, avvalendosi della modulistica presente sul sito internet istituzionale della Provincia.
La defibrillazione precoce, commenta in una nota l'assessora alla Salute, Stefania Segnana, "rappresenta infatti un'importante misura per aumentare la percentuale di sopravvivenza nel caso di arresto cardiocircolatorio provocato da fibrillazione ventricolare e tachicardia ventricolare senza polso. Proprio per questo che la presenza capillare, sul territorio provinciale, di defibrillatori semiautomatici esterni, sia un obiettivo su cui siamo impegnati da tempo e che vede oggi, con l'approvazione di questi criteri, il raggiungimento di una tappa molto importante".