Orfeo, il cane da gregge ucciso dai lupi sul Carega, e il pastore vuol fargli un monumento
Era un cane silano, che con i maremmani sta a difesa delle pecore: a malga Posta sul Carega si è buttato contro un branco di predatori, azzannato alla gola, il primo caso in Trentino
ALA. «Orfeo è il primo eroe che muore. Se avrò soldi, o se qualcuno mi aiuterà, voglio fargli una targa». Parla così Massimo Verbitz con il pianto nella voce. Eroe? Sembra retorica, ma uomini e animali che vivono in simbiosi, in montagna, stringono un rapporto che quasi mai è paragonabile per affetto reciproco a quello fra esseri umani. No, certo, non è sempre così. L'uomo riesce talvolta ad essere crudele, ma queste sono storie che è meglio dimenticare, almeno in questa occasione.
Uomini e animali (e non è retorica, né poesia) nella maggior parte dei casi si amano e si rispettano in malga: si capiscono. Se, appunto, non rischiassimo di spendere parole troppo idilliache, diremmo che si parlano.Orfeo è (pardon, era, anche se duole raccontarlo) un cane pastore della Sila, adatto per difendere le greggi dall'attacco dei lupi. Era, perché i lupi lo hanno ucciso.Malga Posta, sul monte Carega, là dove il Trentino si confonde con il Veneto.
Sebastian Verbitz (figlio d'arte, di Massimo, pastore errante) fa il pastore ed è specializzato pure come addestratore cinofilo. Quest'estate opera a malga Posta con un gregge di duecento pecore custodito da cani pastori maremmani e silani. Il silano, di dieci mesi, è stato addentato alla gola e pure alla pancia, «a testimoniare - racconta Sebastian col groppo alla gola - che i lupi erano più d'uno».
Orfeo è il primo cane anti lupi a perdere la vita sul campo, anzi, nel pascolo, in terra trentina. Finora le vittime erano state vacche e pecore. Le ultime qualche giorno fa a malga Busa dei Cavai, pascolo Nambino, sopra Madonna di Campiglio: ben trentacinque ovini aggrediti.
La cronaca di quanto è successo viene fatta da Sebastian. «Sono usciti tutti i cani. Orfeo era molto nervoso. Evidentemente ha sentito qualcosa che lo inquietava ad alcune centinaia di metri da dove ho il recinto. Sono uscito anch'io e ho sentito due cani litigare. Non ho visto la scena, ma sentivo abbaiare. Dopo una decina di minuti sono sceso nella conca verso la quale si erano diretti i cani».
E qui la voce si strozza in gola.«Orfeo non è stato ucciso per fame. Aveva due buchi nella gola e il petto bucherellato. Secondo me contro di lui c'era più di un animale. I lupi puntano alla gola. Tuttavia se sono più di uno, il superiore prende alla gola, mentre il subalterno si accontenta della pancia».
Maremmani e silani: due tecniche diverse di guardiania. «Il maremmano - racconta il pastore - tende a stare a fianco del gregge quando si cammina, ma quando le pecore riposano sta in mezzo al gregge per proteggere gli animali. Il pastore della Sila potremmo dire che fa prevenzione. Quando sente che nei paraggi ci sono i lupi non smette di abbaiare tutta la notte. Abbaia per avvertire i lupi: per dire loro "noi siamo qua”. Poi si combatte». E a volte si muore.