Bolbeno, la pista da sci più bassa d’Italia raddoppia, e Failoni annuncia: «nuova seggiovia quadriposto entro il prossimo anno»
Ieri sera la firma della nuova convenzione con i Comuni: "Qui imparano a sciare 1200 bambini ogni anno, la nostra funzikone è essenziale per i territori"
BORGO LARES. E’ stata presentata ieri sera nella palestra del centro scolastico di Borgo Lares la nuova convenzione fra il Comune e i 42 Comuni che l’hanno sottoscritta allo scopo di utilizzare la pista Alle Coste di Bolbeno (la pista da sci più bassa d’Italia, con i suoi 575 metri sul livello del mare) per l’avvicinamento allo sci e per gli allenamenti dei bambini.
La convenzione prelude a un investimento milionario da parte della provincia, con Trentino Sviluppo che ha acquistato l’impianto.
Ne ha parlato l’assessore provinciale al turismo Roberto Failoni: «Una piacevole serata ieri sera presso la Palestra delle Scuole di Borgo Lares per il lancio della nuova convenzione del Centro Sci di Bolbeno tra i più di 40 comuni trentini e bresciani aderenti. Il Sindaco di Borgo Lares Giorgio Marchetti e la referente dei volontari del Centro Sci Francesca Marchetti hanno esposto ai tanti amministratori presenti i numeri di una realtà che funziona e che ogni anno permette a 1200 bambini di imparare a sciare. Una vera palestra per lo sport!
Ieri è stata anche l'occasione per presentare agli amministratori convenzionati l'ampliamento dell'impianto di Bolbeno, un progetto che prevede una pista per gare omologata FISI e una pista turistica e che sarà presto in appalto per essere ultimato per la prossima stagione invernale».
Dietro c’è una storia. 28 anni fa veniva sottoscritta la prima convenzione che prevedeva e prevede sconti per i bambini dei Comuni firmatari per l’utilizzo della pista. Era una convenzione quinquennale, che d’ora in poi verrà allungata di un anno. Con un tocco di realismo, più che di timidezza, in Comune (allora Bolbeno) partirono piano, cercando l’accordo con i Comuni vicini: quelli della Busa di Tione.
Poi, piano piano, il raggio si è allargato alle Giudicarie, al resto del Trentino ed all’extra provinciale. «Senza voler essere autoreferenziali, ora sono i Comuni a cercarci. Gli ultimi interessamenti riguardano il lago di Garda e l’alto Mincio: Mantovano, Bresciano e Veronese», elenca un soddisfatto Giorgio Marchetti, sindaco adesso e in Comune anche allora. «Soddisfatto io, ma anche i Comuni convenzionati».
E l’impianto funziona. «Indipendentemente dal numero di passaggi, il nostro impianto ha gli stessi costi». Che consistono nella sorveglianza, nella fresatura della neve alla sera, nella sistemazione delle reti. Insomma, nei lavori che stanno attorno alla gestione di una pista. «Noi non abbiamo scopo di lucro – argomenta Marchetti – perciò abbassiamo le tariffe, ampliando in tal modo l’utenza».
Che è sempre più vasta. Nei 28 anni della convenzione, da registrare otto milioni di passaggi. «Sia il Servizio Impianti a fune della Provincia che la Fisi (Federazione sport invernali, ndr) ci dicono che in Trentino pratica lo sci solo il 6-7% dei bambini. Secondo i nostri conti, usa la pista di Bolbeno dal 27 al 30% degli utenti delle scuole elementari che imparano a sciare. Mediamente imparano a sciare sulla nostra pista circa 1.200 bambini all’anno. Ovviamente escludiamo l’inverno scorso, nel quale peraltro abbiamo tenuto aperto l’impianto per chi voleva, o per chi aveva l’esigenza, come il liceo della montagna di Tione», osserva Marchetti.
Veniamo al rinnovo della convenzione, che prevede aumenti tariffari minimi: pochi euro in più rispetto ai 200 euro a utente per la tessera stagionale, il corso di sci ed il noleggio dell’attrezzatura. «Tenga presente che questa convenzione è stata firmata nel 2016, mentre la prossima scadrà nel 2027. In pratica abbiamo per undici anni quasi le stesse cifre. Voglio pure sottolineare che queste cifre non cambieranno nemmeno quando partiremo con il nuovo impianto».
Ecco un altro bel tema. Ricordiamo che il Comune ha deciso un investimento di quattro milioni di euro per il prolungamento della pista, in modo da aprirla alle gare della categoria Allievi, con la realizzazione di una nuova seggiovia quadriposto. Lo stato dell’arte, come spiega Marchetti, è il seguente: «Completata la fase autorizzativa. Ora Trentino Sviluppo (che investirà un paio di milioni, ndr) sta facendo la procedura espropriativa per le piccole aree della partenza. Nell’inverno prossimo prevediamo di fare gli appalti, così che in primavera si possa partire con i lavori». Tutto pronto per la stagione 2022-2023? «Esatto. Se non incontriamo inghippi», chiude il sindaco. E Failoni conferma.