Raduno di camion al Lago Santo? «Non è vero, Coppola ci ha messo in cattiva luce, ma scrivendo cose false»
Gli organizzatori: «Non erano camion, ma solo motrici, potevano benissimo circolare fino all’Happy Ranch, nessuno è entrato al lago né nei boschi, erano in un piazzale privato e recintato. Dovrebbe chiederci scusa»
CEMBRA. Il «caso» è esploso ieri, con una interrogazione in Consiglio provinciale di Lucia Coppola (Verdi Europa). Scandalizzata per un «raduno di camion al Lago Santo di Cembra». Peccato che il raduno non ha mai interessato il lago, ma solo il piazzale privato dell’Happy Ranch, e che i camion erano solo motrici senza bilico. Perfettamente in regola con tutte le autorizzazioni.
Spiega Michele Tosin dell’Happy Ranch che con Lorenzo Dallacosta di Car Service ha organizzato la due giorni: «Ci siamo trovati nell’occhio del ciclone, e abbiamo ricevuto una ingiusta pubblicità negativa. Ho chiamato Lucia Coppola per chiederle spiegazioni, ed alla fine ha dovuto ammettere che si era sbagliata».
Coppola infatti aveva scritto cose non vere: «Il raduno si è tenuto tra i boschi, nei pressi del Lago Santo, il piccolo specchio lacustre situato a circa 1.200 m, a 4 km dal paese di Cembra. In quel luogo regna un habitat speciale, molto raro in tutta Europa, che gli conferisce un grande valore ambientale». E qui Tosin rimarca punto su punto: «Nessun camion è andato nel bosco, nessun camion è andato al lago Santo. Il raduno era organizzato nel cortile privato dell’Happy Ranch, e i mezzi potevano benissimo salire sulla strada da Cembra, in quanto solo motrici, e non hanno alcun vincolo dal Codice della Strada».
Coppola poi metteva in relazione, nella sua interrogazione, il raduno delle motrici con la difesa del lago dai lavori di valorizzazione: «Il lago è stato oggetto di lavori di ripristino che in realtà hanno rappresentato un grave attacco ad un biotopo (...) che sono proseguiti nonostante una petizione firmata da oltre 1.300 persone, un mio intervento in Consiglio provinciale e le pro- teste delle associazioni ambientaliste».
Anche qui Tosin e Dallacosta non ci stanno: «Che cosa c’entra con il nostro raduno? Nessuno dei camion è andato oltre il parcheggio dell’Happy Ranch, abbiamo organizzato un evento che ha abbellito la località ed ha fatto lavorare anche il Rifugio degli Alpini. Le 1.500 firme era inutile citarle, danno solo discredito agli organizzatori».
Coppola chiedeva «Mi chiedo inoltre se l’ultimo tratto di strada che porta al luogo del raduno sia omologato per il passaggio di un gran numero di camion». La risposta: «Bastava che si infiorasse prima di interrogare: sì, è tutto in regola e i camion non hanno infranto alcun divieto. Il resto purtroppo è solo pubblicità negativa che ci è stata fatta». E che – a sentire Tosin – Coppola ha ammesso di essersi sbagliata (ma non ha inviato alcun comunicato alla stampa, come invece aveva fatto ieri).