Addio all’Albertina, albergatrice ed anima del Monte Bondone
Aveva 87 anni, e 70 li ha passati in montagna: prima come cameriera al Sole del Palon, poi nell’hotel Vason costruito con il marito Francesco Calovi
MONTE BONDONE. Se ne è andata un'istituzione del Monte Bondone: l'albergatrice Albertina Calovi. Aveva 87 anni e 70 li ha passati sulla montagna della città.
A 17 anni venne spedita in cima al Palon dalla famiglia a lavorare al bar al Sole con la scusa che si arrangiava con le lingue. «È stato allora che ho preso la passione per il Bondone», ricordava sempre con nostalgia.
In realtà lì Albertina trovò anche l'amore. Conobbe Francesco Calovi, impiantista per la società Graffer, scoccò la scintilla e si sposarono. Insieme costruirono uno dei primi hotel del Bondone, l'hotel Vason. Lo gestirono insieme per tanti anni, con quell'entusiasmo e quella voglia di far conoscere il Monte Bondone che fino all'ultimo ha caratterizzato questa donna.
Anche quest'estate, nonostante l'età, si vedeva la signora Albertina girare nell'albergo ora gestito dalle figlie Michela e Antonella, come per se per lei la pensione non fosse mai arrivata. «Aveva a cuore il Bondone e ogni volta che la vedevo non perdeva occasione per raccomandarmi che dovevamo continuare a batterci per il rilanciare la montagna. Come operatori siamo vicini alla famiglia in questo momento», sono le parole d'affetto sincero e stima nei confronti di questa donna di Paolo Prada, presidente dell'associazione operatori del Monte Bondone.