Montagna / Turismo

Per chi va sulle piste da sci dal 1° gennaio 2022 scatta l'obbligo di assicurazione. Valeria Ghezzi (Anef): niente proroga dal governo

Per gli sciatori non in regola si prevedono multe da 100-150 euro e il ritiro dello skipass. La perplessità della rappresentante degli impiantisti: "Mi chiedo come mai un obbligo di questo tipo sia introdotto soltanto per chi scende sulle piste da sci e non, per esempio, per chi pedala in bicicletta rischiando di fare un incidente"

di Zenone Sovilla

TRENTO. È stato introdotto dal decreto legislativo numero 40 del 2021, ma finora se n'è parlato poco, complice, forse, una stagione mai cominciata, nell'inverno scorso, con l'attenzione polarizzata più dai divieti covid che dalle novità per chi scende sulle piste da sci (rimaste chiuse).
 
Ora, però, la scadenza è vicina e certa, malgrado il rincorrersi di voci su un'eventuale proroga che non ci sarà: dal prossimo primo gennaio scatterà l'obbligo di assicurazione Rct (responsabilità civile verso terzi) per chi frequenta le piste da sci alpino (escluse, invece, quello del fondo).

 

In altre parole, bisognerà avere una copertura per poter garantire gli eventuali indennizzi in caso di incidente sulla neve.
 
L'assicurazione potrà essere stipulata sia al momento dell'acquisto dello skipass (dunque proposta dal gestore degli impianti), sia in precedenza scegliendo fra le numerose offerte sul mercato.

Che l'avvio il 1° gennaio 2022 sia fuori discussione lo conferma all'Adige.it Valeria Ghezzi, presidente nazionale dell'Anef (Associazione nazionale esercenti impianti a fune): "Ho avuto un'interlocuzione con il governo anche sabato scorso ma su questo punto non ci sono margini per un rinvio", ha spiegato questa mattina, 5 novembre.

 
L'impianto legislativo in questione riguarda più in generale la sicurezza in montagna e prevede interventi normativi e infrastrutturali per i quali, al contrario, i tempi lasciati al legislatore locale e agli impiantisti sono più lunghi (12-36 mesi, forse di più).

"Va detto - aggiunge Ghezzi - che in Trentino esiste già una norma provinciale che obbliga gli esercenti a mettere a disposizione un'offerta assicurativa ai clienti. Per quest'ultimi, però, non era previsto l'obbligo di disporre di una simile copertura. Al momento solo in Piemonte vige un obbligo per gli utenti. Dal prossimo anno, con la nuova legge nazionale, tutti gli sciatori dovranno invece essere in possesso della copertura sulla responsabilità civile. Tant'è che fra le compagnie assicurative sta già fiorendo il business delle offerte neve destinate a chi andrà sulle piste da sci".

Ma la presidente Anef che cosa pensa di questa novità?

"Premesso che il nostro ruolo sarà principalmente quello di informare la clientela, devo dire che resto perplessa, questa cosa non mi piace molto, pur condividendo la ragionevolezza dell'intento (in un Paese come l'Italia con scarsa cultura sul fronte assicurativo). Mi chiedo come mai lo sci alpino sia l'unico sport per il quale si prevede un obbligo di Rc: perché allora, non introdurlo anche per chi va in bicicletta o per altre attività a rischio incidenti? Mi auguro, almeno, che il 1° gennaio 2022 non scattino proprio i controlli a tappeto, con i gendarmi a verificare le polizze assicurative", conclude Valeria Ghezzi, senza nascondere la delusione.

Ma che cosa dice il decreto in questione? Eccone il passaggio chiave: “Lo sciatore che utilizza le piste da sci alpino deve possedere una assicurazione in corso di validità che copra la propria responsabilità civile per danni o infortuni causati a terzi. È fatto obbligo in capo al gestore delle aree sciabili attrezzate, con esclusione di quelle riservate allo sci di fondo, di mettere a disposizione degli utenti, all’atto dell’acquisto del titolo di transito, una polizza assicurativa per la responsabilità civile per danni provocati alle persone o alle cose”.
 
Sullo sfondo della disposizione di legge c'è  los cenario degli infortuni sulel piste da sci, dovuti in particolare a scontri fra sciatori: con l'assicurazione Rct si intende mettere al riparo tutti dal rischio di mancati risarcimenti per i danni subiti.

 

In proposito, va fra l'altro ricordato che lo stesso decreto stabilisce che nel caso di scontro fra sciatori sia presunto il concorso d tutti i soggetti coinvolti, per quanto riguarda i danni provocati, salvo diversa decisione delle autorità giudiziarie.

 

In caso di verifiche sulle piste, chi dopo il 1° gennaio 2022 fosse trovato sprovvisto di assicurazione dovrà fare i conti con una sanzione amministrativa da 100 a 150 euro, previsto in queste circostanze anche il ritiro dello skipass.

 

Molte persone probabilmente godono già di una Rct nelle polizze casa e/o famiglia, ma sarà importante verificare che queste coperture riguardino specificamente anche le attività sportive come lo sci alpino.

 

Stanno aumentando, peraltro, nel mercato assicurativo varie formule dedicate agli sciatori. Sia per quanto riguarda la responsabilità civile (anche per brevi periodi), sia per altri aspetti delle attività sulla neve e dei rischi connessi.

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