Il dragone Vaia di Lavarone è (se possibile) ancora più bello con la neve
«Lavarone Green Land» pubblica la nuova immagine dopo l’imbiancata di questa notte: l’opera artistica di Martalar è ancora più fiabesca
LAVARONE. Il dragone fatto con il legname di Vaia è già una star in tutta Italia, ma oggi quelli di "Lavarone Green Land" hanno pubblicato con orgoglio una fotografia ancora più spettacolare: il dragone realizzato dall'artista veneto Marco Martalar imbiancato dalla nevicata è favoloso.
Già di per se il drago qualcosa di straordinario: sette metri di lunghezza, sei metri di altezza, posto sul colle della frazione Magrè e raggiungibile da varie parti, domina l'intero altopiano.
La strada più semplice per vederlo: da Lavarone Cappella si prosegue sulla strada provinciale verso Malga RIvetta: superata la frazione Gionghi, il dragone si trova proprio di fianco alla strada, sulla sinistra, al bivio per la frazione Magré.
Martalar lo aveva previsto: «L'opera cambierà con le stagioni, con il tempo diverrà l'emblema di qualcosa che si muove, che non è statico».
Soddisfatto anche il sindaco Corradi: «Fa parte di un progetto di valorizzazione del legno dell'Avez del Prinzep e dei boschi colpiti da Vaia. È un monito, una riflessione, per avvicinarci alla natura ed insegnarci il rispetto di essa». Boom di visitatori e turisti, oltre 1.300 nel primo week-end. C'è chi è arrivato appositamente da Milano, e c'è gente che arriva da Asiago, e sono soprattutto le famiglie con bambini che si soffermano a guardare il drago, che sembra un bonaccione simpatico.
La figura del "Drago Vaia" di Lavarone sta letteralmente "bucando" i social, con migliaia di visitatori su Facebook e su Instagram. Le cifre parlano di quasi settecentomila visualizzazioni in pochi giorni.
Le immagini dell'opera di Martalar corrono sul web raggiungendo cifre insperate, un vero e proprio boom di visitatori a testimonianza che il percorso scelto dal "Comitato valorizzazione Avez del Prinzep" con il Comune è quello ideale. E ora, con la neve, è ancora più fiabesco.
LE FOTO (SENZA NEVE)