Fino a Capodanno il caldo eccezionale mette a rischio la neve in quota: alla mezzanotte del 31 "zero termico" a 3600 metri
Previsioni spaventose, ci aspettano giornate di temperature mai viste, soprattutto in montagna: le previsioni per una fine d’anno mite e senza precipitazioni come non si ricorda a memoria d’uomo: ecco le tabelle
TRENTO. Fino a Capodanno anche il Trentino verrà interessato dall’inedito anticiclone «africano» che porterà temperature molto al di sopra della media. Probabilmente si toccherà un record storico negativo: raramente in Trentino c’è stato un periodo invernale così caldo. E se da ieri sera in quota non si riesce più a «sparare» la neve con i cannoni, ora le temperature potrebbero essere tali da mettere a rischio la neve che c’è.
Meteotrentino prevede:
Giovedì 30 dicembre schiarite alternate ad annuvolamenti più estesi al primo mattino. Temperature in aumento. Venti forti nordoccidentali in montagna in attenuazione, deboli variabili in valle con locali episodi di foehn.
Da venerdì a domenica perlopiù soleggiato con temperature sopra la media soprattutto in montagna.
Il nostro collaboratore Giacomo Poletti, appassionato metereologo, dipinge uno scenario allarmante sulla sua pagina Facebook:
«Scartabellando dati storici, credo sia lecito dire che nessuna persona vivente oggi in Trentino abbia mai visto un Capodanno mite come quello previsto fra pochi giorni, almeno per le località oltre gli 800/1000 m. Una sorta di "inedito" climatico.
Ormai l'attenzione è tutta sull'anticiclone che si espanderà su di noi da dopodomani, giovedì 30, facendo impennare le temperature in quota mentre nei fondovalle, se non parte il fohn, il ristagno di aria più fredda dovrebbe scongiurare record di caldo o anomalie estreme. La "fascia" più mite sarà infatti quella fra i 500 e i 1500 m.
Da giovedì 30 quindi cieli sereni: la mezzanotte del 31 dovrebbe essere serena o al più velata appena da cirri. Alla mezzanotte in libera atmosfera avremo circa 13° a 1500 m, 4° a 2000 m e lo zero termico a 3600 m.
Attenzione però: le temperature in libera atmosfera quasi mai corrispondono alle misure a 2 m dal suolo, dove il raffreddamento notturno di solito "lima" qualche grado, soprattutto nei posti pianeggianti o depressi, mentre i versanti restano più tiepidi.
L'ondata mite sarà abbastanza veloce: toccherà il picco proprio nella notte fra il 31 e l'1, poi già da domenica 2 gennaio le temperature caleranno e dal 5/6 gennaio saremo ritornati in piena media.
Non si vedono precipitazioni almeno fino al 4 gennaio».
Poletti offre anche alcune statistiche dalle serie grezze (fonte Meteotrentino.it) sulla stazione delle Viote (1490 m) e della Paganella (2125 m). In alta quota infatti i picchi di caldo invernali sono più legati alle dirette caratteristiche della massa d'aria rispetto al fondovalle, dove invece i record di caldo invernali sono sempre legati alla presenza diretta del vento di fohn (e nei prossimi giorni non sembra):
Viote, minime più alte per i mesi di dicembre e gennaio (1999-2021):
+4.0° 8 dicembre 2000
+3.3° 8 gennaio 2011
+3.2° 8 dicembre 2010 e 1 dicembre 2014
Viote, massime più alte per i mesi di dicembre e gennaio (1999-2021):
+15.7° 10 gennaio 2015
+15.5° 19 gennaio 2007
+14.1° 26 gennaio 2016
Paganella, minime più alte per i mesi di dicembre e gennaio (1932-2021):
+6.0° 3 dicembre 1985
+5.0° 16 dicembre 1971, 6 dicembre 1979, 28 e 29 dicembre 1987
+4.7° 23 dicembre 2014
+4.1° 3 dicembre 2015
Paganella, massime più alte per i mesi di dicembre e gennaio (1932-2021):
+14.2° 20 gennaio 2008
+14.0° 7 dicembre 1955 e 6 gennaio 1999
+13.3° 4 dicembre 2013
+12.5° 4 dicembre 1993