La siccità comincia a fare paura: da ottobre caduta la metà di pioggia e neve sulla media di precipitazioni attese
A Borgo Valsugana addirittura siamo al 33% della norma, e non si vedono all’orizzonte perturbazioni «importanti» fino ad oltre il 22 aprile, il mese potrebbe chiudersi ancora in grave deficit
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L'ALLARME “Le riserve ci sono, ma il quadro è preoccupante”
TRENTO. Adesso la siccità in Trentino comincia a fare paura: lo dicono i dati delle precipitazioni, che sono davvero drammatici. Anche perché non sono in vista precipitazioni rilevanti.
Come commenta sulla sua pagina Facebook l’appassionato di meteorologia Giacomo Poletti, «La pioggia è latitante. Le previsioni negli ultimi giorni hanno traslato le prossime possibili piogge a venerdì 22, ma con pochi millimetri in vista.
A questo punto la prima occasione per piogge serie potrebbe essere solo domenica 24, ma è tutto da confermare: si tratta infatti di una goccia fredda da ovest, il cui movimento sarà lento e ancora incerto».
Poletti riporta poi i dati statistici: «Ho fatto una statistica delle piogge cadute dal 1° ottobre ad oggi a Trento, essendo una data dalla quale almeno alla quota dei ghiacciai quel che cade è praticamente sempre neve, e quindi va a costituire una "riserva" per falde acquifere e idroelettrico.
All'appello manca molto: di fatto da inizio dicembre, quindi da quattro mesi e mezzo, il meteo è "bloccato" con pochissimi episodi intervallati da fasi totalmente secche anche di 3-4 settimane. Sono caduti 273,2 mm contro i 470,9 normali, il 58% del totale atteso».
Addirittura drammatica la situazione in Valsugana e sul Lagorai: secondo i dati della stazione di Borgo Valsugana, è caduto solo il 33% del totale atteso.