Marmolada, il testimone: "Un boato, poi ho visto una massa di ghiaccio precipitare e ho capito che era grave"
Una guida che lavora al rifugio Castiglioni, sul Fedaia sotto Pian dei Fiacconi, ha assistito al dramma di oggi, 3 luglio: sotto l'enorme valanga numerosi escursionisti e alpinisti
LA TRAGEDIA Continuano le ricerche dei dispersi, sei le vittime e otto i feriti
IL VIDEO Le impressionanti immagini della grande valanga
TRENTO. "Abbiamo sentito un rumore forte, tipico di una frana, poi abbiamo visto scendere a forte velocità a valle una specie di valanga composta da neve e ghiaccio e da lì ho capito che qualcosa di grave era successo. Col binocolo da qui si vede la rottura del serracco, è probabile che si stacchi ancora qualcosa".
Lo ha detto l'Ansa uno dei responsabili del rifugio Castiglioni Marmolada, al passo Fedaia, testimone del crollo del serracco che ha provocato, secondo un bilancio provvisorio, sei morti e otto feriti.
"Il boato, che si è sentito distintamente intorno alle nostre montagne, ci ha fatto capire subito che era successo qualcosa di grave, tant'è che sono subito corso a chiamare i soccorsi", aggiunge la guida alpina.
"Dalla zona del seracco io disto circa 3 km - spiega - e ho visto tutto in diretta. Noi conosciamo bene quella parte di montagna perché come rifugio abbiamo anche una nostra capanna proprio in vetta. Questa tragedia ci colpisce, ma non abbiamo avuto paura per la nostra incolumità perché il rifugio è al sicuro".
"Detto questo, ripeto - conclude - mi aspetto che un'altra parte del seracco venga giù per lo scioglimento continuo del ghiacciaio".