Il Cai di Malo in lutto per Bari, raccolta fondi per la sua famiglia, lascia la moglie e un bambino di 4 anni
Il direttivo sospende tutte le attività su ghiacciaio, anche la scalata del Monte Rosa che era in programma nel prossimo weekend: il responsabile era sulla Marmolada sabato scorso
VICENZA. Escursioni, gite e qualsiasi altra attività sospesa per tutta la settimana (compreso il week-end) in segno di lutto e di rispetto delle vittime sulla Marmolada. E per il momento sospese, sino a nuovo ordine, tutte le uscite previste sui ghiacciai.
Sono queste le decisioni prese ieri sera dal consiglio direttivo del Cai di Malo (Vicenza), sezione di cui faceva parte anche Filippo Bari, il 27enne papà (ha lasciato un figlioletto di 4 anni e la moglie), che è uno degli appassionati di montagna rinvenuti senza vita nella giornata di domenica.
Proprio gli amici di Filippo, residenti in paese, hanno aperto questa mattina una sottoscrizione per una raccolta fondi a favore della famiglia, a cui ha subito aderito anche il Cai Malo, che conta circa 600 soci iscritti. "Non c'è stato bisogno di nessuna convocazione straordinaria - spiega Alberino Cocco, uno dei responsabili con più esperienza del gruppo - perchè il consiglio direttivo si riunisce autonomamente ogni primo lunedì del mese. Ovviamente abbiamo stravolto la scaletta, perchè la tragedia sulla Marmolada è diventata prioritaria rispetto a tutto il resto, ma dalla settimana successiva l'attività potrà riprendere, ad esclusione dei ghiacciai, dove eventuali valutazioni saranno fatte di volta in volta".
Cocco, che all'interno del Cai di Malo ricopre, assieme ad un altro componente, il compito di direttore di escursione, pur non essendo un ruolo ufficiale, nel prossimo fine settimana avrebbe dovuto affrontare la scalata sul ghiaccio del Monte Rosa assieme a Filippo Bari e ad altri soci. "Per quest'anno non verrà effettuata - precisa Cocco, che era salito sulla Marmolada nella giornata di sabato, il giorno prima della tragedia, transitando nello stesso punto dove poi è avvenuto il distacco - se ne riparlerà tra un anno, magari con condizioni climatiche e con temperature diverse. Non è facile in questo momento capire quali saranno gli sviluppi futuri, non sarà neanche facile trovare un coordinamento generale tra Cai, appassionati di montagna, geologi, amministratori locali e forze dell'ordine".
Durante il direttivo di ieri sera al Cai di Malo si è parlato anche del modo in cui ricordare Filippo Bari. "Nessuna decisione è stata presa - assicura - anche perchè in questo momento si rischierebbe troppo di farsi prendere dall'emozione". Qualcuno in paese avrebbe già ipotizzato di intitolargli la sede o la sala conferenze ma, osserva Cocco "Filippo, a cui noi tutti volevamo un gran bene, non è il primo dei nostri soci a perdere la vita in montagna, quindi rischieremmo di fare un torto a qualcuno. In ogni caso qualche iniziativa per ricordarlo verrà presa, in accordo con i genitori".