BELLUNO. È una foto autentica, ma vecchia di 13 anni quella del laghetto azzurro sul ghiacciaio della Marmolada pubblicata sui social e divenuta virale ieri, dopo essere stata rilanciata su Instagram anche dal celebre alpinista Reinhold Messner.

Tutto frutto in realtà di un corto circuito mediatico, perché l'immagine, realizzata nel luglio 2009, è circolata sul Web poco dopo l'annuncio fatto dall'alpinista altoatesino Hanspeter Eisendle circa l'esistenza, ma nel maggio di quest'anno, di un laghetto analogo sul ghiaccio della parete sud di Punta Rocca. Eisendle ha spiegato di aver avvistato personalmente il piccolo bacino, presso Punta Rocca, però non aveva foto a corredo di questa scoperta.

Gli esperti avevano peraltro smentito che un simile deposito di acqua di fusione potesse avere a che fare con il tragico distacco del seracco di domenica 3 luglio sulla Marmolada, costato la vita a 11 persone.

Ad accertare l'origine e la datazione della foto - quella di un laghetto effimero creatosi sul ghiacciaio dopo l'inverno molto nevoso di quell'anno - sono stati gli esperti del noto servizio nivo-meteorologico dell'Arpav di Arabba (Belluno), sentiti dall'agenzia Ansa.

Gli specialisti del centro meteo, che si trova ai piedi del passo Pordoi, nel cuore delle Dolomiti e diffonde ogni giorno un bollettino e agigornamenti previsionali molto seguiti, hanno anche spiegato che la foto riprendeva poi un punto della parete della Marmolada in condizioni di neve completamente diverse di quelle di questa estate 2022, assai povera di ghiaccio.