Sul sentiero per cima d'Asta spuntano tante marmotte. Ma sono di legno
Si tratta di sculture volute dal Comune per «valorizzare» il percorso verso il rifugio Brentari, sicuro che «rappresentino un’attrattiva» per una «maggior offerta turistica del territorio»
PIEVE TESINO. Il punto di partenza è al laghetto in località Sorgazza. Un percorso a sei "step" che si sviluppa su una lunghezza di circa 6 chilometri e un dislivello di 1000 metri. Per valorizzare il sentiero Sat 327 che porta al Rifugio Otone Brentari di Cima d'Asta. In che modo? Con la collocazione di marmotte realizzate in legno di larice create dagli scultori professionisti Alberto Boschetti e Patrick Senoner, vere e proprie opere d'arte.
Il percorso tematico delle "marmotte di Cima d'Asta" è stato inaugurato nei giorni scorsi, nato da un'idea dello stesso Boschetti e di Emanuele Tessaro, gestore del rifugio Ottone Brentari. Quest'anno sono state collocate le tabelle e le sculture nella parte iniziale e finale del percorso che verrà ultimato nel corso del 2023.
Chiunque percorre il sentiero può soffermarsi per leggere una fiaba, protagoniste due marmotte Orazio "El Magna" e Tabarro o ascoltarla scansionando il QR code stampato sulle tabelle. Racconti con spunti storici, geografici in cui le due marmotte, molto diverse tra loro, trovano comunque il modo per collaborare e aiutarsi reciprocamente.
Il progetto è stato finanziato dal comune, presente all'inaugurazione con il sindaco Oscar Nervo, con la convinzione che la valorizzazione del sentiero possa rappresentare un'attrattiva e quindi una maggiore offerta turistica per il territorio. «Da tempo - ricorda Nervo - siamo impegnati in tal senso con intervento di riqualificazione e abbellimento. Il nostro obiettivo è quello di diventare sempre più un territorio a misura di famiglia e il percorso tematico che oggi è stato inaugurato va proprio in questa direzione».
Soddisfatto il presidente della sezione SAT del Tesino Livio Gecele, così come Emanuele Tessaro che ha ringraziato il comune per aver sostenuto il progetto e contribuito nella sua realizzazione. Con il sindaco era presente anche Michela Moranduzzo, in rappresentanza dell'Apt Valsugana Lagorai e presidente degli operatori turistici del territorio.
«Le sculture sono state realizzate in modo tale che potessero ben inserirsi nel contesto ambientale - sottolinea Alberto Boschetti - elementi che ben si fondano con la natura. Ringrazio il comune che ha deciso di investire in questa operazione e, soprattutto, crede nella valorizzazione del territorio tramite la scultura del legno».