TRENTO. È una tendenza evidente da ormai quattro anni, ma negli ultimi dieci mesi l'arretramento del ghiacciaio Adamello-Mandrone ha dato un'accelerata.

Queste le misure elaborate dalla Commissione glaciologica Sat: -128 metri a fine luglio 2022, mentre erano -82 metri a metà settembre 2021, -59 metri a metà settembre 2019, -47 metri a metà settembre 2018.

«Le fluttuazioni di arretramento tra un anno e l'altro sono legate all'andamento della stagione estiva e ai depositi di neve invernali, oltre che alla particolare conformazione della fronte che può anche arretrare più o meno velocemente a causa della sua morfologia - viene evidenziato dagli esperti - In ogni caso, quest'anno, alla misurazione di fine luglio siamo già a 46 metri di arretramento contro i 23 misurati lo scorso anno ad inizio autunno, e contro i 12 misurati l'anno precedente.

L'ordine di grandezza tra le diverse misure è abbastanza evidente.

Morfologie a parte, fa caldo...». La Sat opera attività di studio e ricerca sui ghiacciai trentini fin dalla sua fondazione nel 1872, e dal 1990 attraverso l'operato del proprio Comitato Glaciologico Trentino, ora Commissione Glaciologica Sat. Il Consiglio centrale della Società alpinisti tridentini ha dato mandato proprio alla Commissione Glaciologica di redigere una pubblicazione sulle forme glaciali del Trentino (ghiacciai, aree periglaciali, grotte con ghiaccio, permafrost e rock glacier), con un occhio al mondo della ricerca trentina portato avanti anche da altri enti su queste zone, con l'aggiornamento della situazione attuale di tutti ghiacciai del trentino e confronti fotografici delle zone glacializzate. A tal proposito si chiede a tutti gli appassionati della montagna di fornire eventuali documenti storici o fotografie che possano documentare la situazione dei ghiacciai nel recente passato.