Emozioni forti: la Sat ha festeggiato oggi il suo 150esimo. Premiato un socio iscritto da 83 anni
Anna Facchini: “La nostra storia della è quella dei suoi soci, donne e uomini capaci di donare sé stessi e il loro tempo in modo umile, quasi sottovoce, ma determinato e senza perdere l’orientamento. Abbiamo la responsabilità di prenderci cura delle fragilità che ci circondano”
TRENTO. Che anno intenso per SAT questo 2022. Per l’anno celebrativo dei 150 anni, SAT ha festeggiato all’Auditorium Santa Chiara di Trento i soci con 50 anni di appartenenza alla SAT e i soci più anziani. Numeri che bene fanno comprendere la valenza di valori e radici che hanno oltre un secolo di storia: sono ben 92 i soci con 50 anni di iscrizione, tre con 80 anni di iscrizione SAT, tre soci con 81 anni di iscrizione e addirittura un socio con 83 anni di iscrizione SAT.
Un riconoscimento è stato dato anche alle sezioni con 90 anni e oltre di vita: Arco, Lavis, Riva del Garda, San Michele all’Adige, Rovereto, Sosat, Susat, Borgo Valsugana. E ancora alle sezioni CAI che insieme a SAT hanno soffiato 150 candeline: la sezione CAI della Valtellina, la sezione CAI Chieti Maiella, la sezione CAI Biella.
“Sono onorata di essere a questa festa – ha detto la presidente SAT, Anna Facchini -. Nel 2012 avevo contributo alla realizzazione e alla presentazione del libro ‘Naturalmente Trentino’ edito in occasione dei 140 anni della SAT: non sapevo, allora, che mi sarei trovata qui, dieci anni dopo, per un altro anniversario. Abbiamo festeggiato le nostre sezioni attive da oltre 90 anni e i tanti soci che con la loro passione e il loro impegno danno valore e significato al fare insieme, a collaborare. La storia della SAT è quella dei suoi soci, donne e uomini con le loro storie di lavoro, di famiglia, di tristezze e di felicità, di sconfitte e di successi, spesso impegnati in ruoli di responsabilità politiche e amministrative, capaci di donare sé stessi e il loro tempo in modo umile, quasi sottovoce, ma determinato e senza perdere l’orientamento”.
Sul palco insieme ad Anna Facchini anche le vicepresidenti Iole Manica e Elena Guella. A ripercorrere la storia di SAT i past president: Elio Caola, Franco Giacomoni, Piergiorgio Motter, Claudio Bassetti a cui è stato dato un riconoscimento speciale.
La giornata del 15 ottobre all’Auditorium Santa Chiara di Trento, è stata dunque una “Giornata Celebrativa” davvero speciale, articolata in due momenti: al pomeriggio le premiazioni e i riconoscimenti SAT per i soci; alla sera la celebrazione dell’anniversario della fondazione condivisa con la comunità trentina e che ha visto la partecipazione del giornalista e scrittore Marco Albino Ferrari e il concerto che ha unito i cori della SAT e della SOSAT.
“Le scelte fatte in un secolo e mezzo di storia avranno portato i risultati auspicati secondo la visione dei fondatori? E quello che mettiamo in atto oggi, come verrà letto domani? Queste domande non sono nuove, e allora penso che la SAT, nello scorrere di questi decenni, si sia sviluppata in momenti con esigenze e obiettivi diversi” ha detto nel suo discorso, Anna Facchini.
E ancora: “Essere radicati nella società trentina, nonostante il cambiamento delle condizioni socio-politiche, testimonia che la SAT solo in una cosa è rimasta immutata: nella eterogeneità di persone e di anime che la popolano. La diversità di culture e visioni in dinamica sintonia con il mutare del contesto sociale assicura resistenza e, insieme, futuro. Guardare alla SAT in una prospettiva di futuro significa dare speranza nel tenere viva e accesa la luce dell’intelletto. Abbiamo la responsabilità di prenderci cura delle fragilità che ci circondano. Tutela, rispetto, impegno implicano misura, attenzione, saggezza; significano anche intuizione, idee, studio. E allora guardiamo in avanti per vedere la SAT del futuro”.
Ha parlato anche Antonio Montani, presidente generale CAI: “Come Presidente generale del Club alpino italiano festeggio i 150 anni della Società Alpinisti Tridentini in una giornata che nasce con l’intento di celebrare e ringraziare i soci di lunga data, con almeno 50 anni di appartenenza alla SAT e le Sezioni che hanno almeno 90 anni. Con la sua storia costellata di imprese alpinistiche, attenzione all’ambiente e diffusione della cultura di montagna, la Società Alpinisti Tridentini rappresenta un esempio importante per tutto il CAI”. A portare i saluti della Provincia autonoma di Trento, l’assessore Roberto Failoni. Così il sindaco di Trento Franco Ianeselli.
Intensa la riflessione dello scrittore Marco Albino Ferrari che ha voluto offrire anche lui una considerazione sul futuro: “Come sarà la montagna domani? Ci troviamo in un periodo di vertiginosa trasformazione. E come sempre in questi casi compete con la nostalgia un impulso a guardare avanti per immaginare con ansia il nostro futuro. Noi umani fatichiamo nelle transizioni, preferiamo le certezze della stabilità e abbiamo fretta di raggiungerla. Liberiamo la fantasia con propositi e utopie. Come sarà la montagna, domani? Intanto la vita si innalza, insegue nuovi spazi, nuove temperature miti. E a volte ce la fa”.