Ripensare il turismo invernale: l'appello di "The outdoor Manifesto" tornerà con una marcia sul Bondone
Domenica scorsa le iniziative in varie zone montane d'Italia (in Trentino sulla Panarotta e in Campiglio), ora si programmano nuove tappe: «Desideriamo favorire lo sviluppo di un modo diverso di vivere la montagna, meno dannoso per la natura e compatibile con i cambiamenti climatici»
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TRENTO. «Come si può pensare di realizzare altri impianti di risalita per lo sci quando ce ne sono centinaia di dismessi, quando la metà dei bacini artificiali presenti in Italia sono in Trentino Alto Adige e sono una soluzione tampone per produrre neve artificiale perchè è noto che fra 10 anni tutto questo sforzo sarà inutile e che sarà la natura stessa a costringere i politici a cambiare rotta? Come si può pensare che sia sostenibile innevare artificialmente le piste quando per coprire un ettaro di terreno con 30 centimetri ci vuole l'acqua di una piscina olimpionica?
Questo e molto altro si sono chieste le 50 persone che hanno aderito all'invito di Extinction Rebellion Trentino, Residenza Artistica Montana, Fridays for Future Trento e Associazione Gas per una mobilitazione con lo scopo di pensare e ragionare su un utilizzo diverso della montagna.
E dove di meglio si potevano trovarsi se non in Panarotta, montagna che quest'anno ha chiuso gli impianti in seguito alla crisi energetica ma che ha comunque attirato famiglie, scialpinisti, ciaspolatori e turisti dal Trentino e anche da Fuori.
«Quanto accaduto in Panarotta - conferma Stefano Musaico, Extinction Rebellion Trentino, dimostra che una montagna senza impianti è possibile. Abbiamo parlato anche con il gestore dello Chalet Panarotta che ci ha confermato che comunque lui è stato soddisfatto della stagione. I numeri non sono quelli di quando gli impianti erano aperti, ma basterebbe poco per incentivare un altro tipo di turismo. Giri con e-bike, opere d'arte come il lupo del Lagorai, passeggiate segnalate consentirebbero uno sviluppo sostenibile».
L'iniziativa di domenica 12 marzo faceva parte di una mobilitazione nazionale diffusa, indetta in tutta Italia da The outdoor manifesto e numerose associazioni, comitati e gruppi spontanei che si occupano di urgenze legate a tematiche ambientali e sociali che impattano le terre alte e si è svolta in 11 località di 8 regioni italiane.
In Trentino, oltre che in Panarotta, gli ambientalisti si sono ritrovati anche al lago Serodoli, nella zona di Campiglio, per garantire la tutela dell'integrità dell'area Serodoli-Nambino e protestare contro l'idea di realizzare lì un nuovo impianto.
«Chiediamo alla politica di essere lungimirante. O ci pensano ora ad un modo di vivere la montagna diversa o fra dieci anni saremo obbligati dai cambiamenti climatici. Vediamo già che ci sono centinaia di impianti dismessi in condizioni di degrado. Basterebbe copiare. Ad esempio a Villach, in Austria, hanno chiuso un impianto riconvertendo la zona a paradiso dello scialpinismo e delle ciaspole. Stessa cosa stanno pensando di fare a Recoaro. Vorremmo che la politica non fosse ferma agli anni '70. Gli impianti sotto i 2 mila metri non hanno più senso.
Pensare ad una gestione alternativa del turismo invernale è ormai un obbligo per tutti. Anche in Panarotta infatti la Provincia ha già finanziato con 1,4 milioni di euro la costruzione di un bacino artificiale per garantire anche alla Panarotta l'innevamento artificiale».
Domenica, per vedere la montagna con occhi diversi, in Panarotta è stato organizzato anche un contest fotografico dal titolo "REIMAGINE WINTER: cartoline dalla Panarotta del Futuro". I partecipanti alla giornata hanno potuto, seguendo le suggestioni degli esperti, produrre delle vere e proprie cartoline immaginando un futuro che non preveda l'ampliamento di impianti a fune e che non giri attorno allo sci alpino. Al vincitore verrà inviata una stampa di una foto d'autore che narra il rapporto uomo natura.
Le migliori dieci cartoline verranno stampate in tiratura limitata e distribuite gratuitamente nei negozi di Pergine e Trento. Al termine dell'incontro i Panarotta i partecipanti hanno già avanzato idee per altre manifestazione: la prossima dovrebbe tenersi alle Viote, sul Bondone.
Domenica 12 marzo, sulle Dolomiti, la manifestazione si è svolta anche nel Bellunese, in comune di Arabba, con una marcia dal Castello di Andraz a Forcella Sief.