Maltempo, il sito di Punta Linke sull’Ortles Cevedale chiuso al pubblico
Riaperto da poche settimane, era nuovamente visibile il motore della stazione di transito della teleferica austro-ungarica, rimasta sepolta dai ghiacci per quasi cento anni, che garantiva il collegamento tra Cogolo di Peio e il “Coston delle barache brusade”
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TRENTO. Il maltempo che in questi giorni ha interessato la nostra provincia ha reso inagibile il sito della Grande Guerra a Punta Linke, che a seguito dei danni riportati è stato chiuso al pubblico. Fortemente danneggiato dalle pesanti precipitazioni, il percorso espositivo sarà interdetto alle visite per tutta l’estate. Situata a 3.629 metri di altitudine nel gruppo dell’Ortles-Cevedale, Punta Linke costituisce un’importante testimonianza di quella che era il fronte della Prima guerra mondiale più alto d’Europa. Nel sito, riaperto da poche settimane, era nuovamente visibile il motore della stazione di transito della teleferica austro-ungarica, rimasta sepolta dai ghiacci per quasi cento anni, che garantiva il collegamento tra Cogolo di Peio e il “Coston delle barache brusade”.
Prosegue invece allo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas a Trento la mostra “La memoria nel ghiaccio. Archeologia della Grande Guerra a Punta Linke” che è stata prorogata fino al 7 gennaio prossimo. L’esposizione, realizzata dall’Ufficio beni archeologici provinciale in collaborazione con il Museo “Pejo 1914-1918. La guerra sulla porta” e curata da Franco Nicolis, documenta con fotografie, reperti e video gli interventi di recupero dai ghiacci delle strutture della Prima guerra mondiale condotti nel sito. L’esposizione ripercorre le fasi delle ricerche effettuate da una équipe multidisciplinare composta da archeologi, geologi, guide alpine, restauratori e personale volontario.
Accanto alle immagini è esposta una selezione di reperti rinvenuti durante le indagini nel sito, tra i quali alcuni soprascarponi in paglia di segale che venivano utilizzati dai soldati durante i turni di guardia per affrontare le rigidissime temperature, guanti, manopole, ramponi e occhiali per proteggersi dai raggi del sole e dal riverbero della neve e del ghiaccio. Altri oggetti raccontano la quotidianità in condizioni estreme all’interno della postazione, come gli utensili dell’officina per azionare il motore e per la sua manutenzione. In mostra anche alcune suppellettili e oggetti attinenti alla sfera personale dei militari tra i quali una cartolina postale e una pipa in ceramica. La mostra è visitabile da martedì a domenica con orario 9.30-13 e 14-18.