Doppia tragedia sui sentieri della Val Camonica: morti due escursionisti
Il primo episodio vicino al confine con il Trentino, nella zona del ghiacciaio dell'Adamello: una scarica di sassi ha ucciso uno dei partecipanti a una gita del Cai, vicino al rifugio Gnutti. Il secondo dramma, sempre martedì 8 agosto, sui monti di Borno: un cinquantenne è precipitato in un canalone
TRENTO. Doppia tragedia della montagna, oggi, in Val Camonica.
Nel primo episodio, avvenuto nella parte alta della valle, vicino al ghiacciaio dell'Adamello e al confine trentino, la causa è stata una scarica di sassi.
La frana ha investito due escursionisti, in territorio di Sonico (Brescia) uccidendo un pensionato di 76 anni e ferendo al torace e agli arti la sorella, trasportata con l'elicottero decollato dall'aviosuperficie di Caiolo (Sondrio) all'ospedale di Esine (Brescia).
I due sono stati investiti dalle pietre a quota 2.700 metri, non lontano dal rifugio Serafino Gnutti (lago Miller).
Illesi, invece, gli altri componenti della gita organizzata dal Cai di Colico (Lecco).
Sulla dinamica del tragico incidente sono ora in corso accertamenti da parte degli esperti del soccorso alpino della guardia di finanza di Edolo (Brescia), arrivati sul posto con gli uomini del soccorso alpino bresciano.
La donna è stata trasportata all'ospedale di Esine (Brescia) da un elicottero di Areu decollato dall'aviosuperficie di Caiolo, in Valtellina.
Un altro velivolo, giunto da Brescia, ha riportato a valle la salma dell'escursionista deceduto.
DOVE È SUCCESSO
La seconda tragedia è avvenuta a Borno, più a sud-ovest nella vallata: nel primo pomeriggio un uomo di 50 anni è stato trovato senza vita in una gola profonda oltre dieci metri.
L'uomo è precipitato mentre percorreva un sentiero a est della Cima Moren.
Lunghe le operazioni di recupero della salma con due elicotteri di Areu e della guardia di finanza.