Nuovi capistazione del Soccorso Alpino, ecco tutti i nomi. Ma a Riva nessuno disponibile
Cambi al vertice per le 345 stazioni territoriali. Ma nell’Alto Garda né Nicola Casari né il vice Davide Tosi intendono proseguire l’impegno
TRENTO. Aria nuova nelle 34 stazioni (33 territoriali e una speleologica) che compongono la struttura operativa del Soccorso alpino e speleologico trentino: le assemblee hanno rinnovato le cariche apicali per il triennio 2024 - 2027, tranne a Riva del Garda dove la situazione è ancora incerta (approfondimenti a pagina 24). Molti i nuovi ingressi ma ci sono anche delle riconferme. «Ringrazio tutti i presenti per essersi messi a disposizione della nostra organizzazione - ribadisce Walter Cainelli, presidente del Cnsas provinciale - ringrazio di cuore anche coloro che hanno concluso il loro mandato e che continueranno a contribuire alla vita della propria Stazione. Quello del capo e vicecapo stazione è un ruolo fondamentale di grande responsabilità 24 ore su 24, 365 giorni l'anno».
Queste le nomine. Per la Stazione Alta Val di Fassa il capostazione Stefano Coter viene sostituito dal suo vice Igor Dantone, mentre Luca Micheluzzi viene nominato vice; così come nella Stazione Alta Valle di Non dove al posto del capostazione Ivan Antiga subentra il suo vice Gabriele Mattedi, che lavorerà con Stefano Pedranz. Per la Stazione Altipiani Matteo Cuel sostituisce al vertice Silvio Bertoldi mentre Davide Mattarelli rimane vice. Nella Stazione Bassa Valsugana il vice Aron Pedron diventa capostazione al posto di Daniele Paterno, mentre Francesco Osti è vice. Per la Stazione Caoria Walter Loss e Fabrizio Bettega prendono il posto di Fabrizio Rattin e Stefano Bellot, così come nella Stazione Centro Fassa dove Alessandro Furci e Ivan Battisti sostituiscono Luigi Zulian e Paolo Lastei. La Stazione Fai della Paganella elegge come capo Cristian Tavernaro al posto di Sandro Perlot, affiancato da Aurora Fontanari. Per la Stazione Madonna di Campiglio Piergiorgio Vidi rimane al vertice, mentre il vice Mauro Maffei viene sostituito da Mattia Fedrizzi. Nella Stazione Molveno il capostazione è Nicola Franchi, subentrato a Lorenzo Rampanelli, mentre è confermato il vice Francesco Frizzera. Per la Stazione Paganella Avisio il capostazione Giuliano Bolognani viene sostituito dal suo vice Marco Bernardi, che lavorerà con Alessandro Tamanini. Nella Stazione Pejo Mattia Daldoss diventa capo al posto di Stefano Dalla Valle, mentre Tiziano Canella resta vice. Per la Stazione Primiero invertiti i ruoli con Stefano Romagna che diventa capostazione e Alex Zugliani eletto vice.
Nella Stazione San Lorenzo in Banale il capostazione Manuel Zambanini viene sostituito dal suo vice Mauro Rigotti, che lavorerà con Valerio Rigotti. Per la Stazione San Martino di Castrozza Simone Mott è capo al posto di Antonio Doff, nominato vice al posto di Flavio Bettega. Per la Stazione Speleologica Federico Mattedi e Sebastiano Morandi sostituiscono Sara Quercetti e Maurizio Sassudelli. Nella Stazione Tesino viene eletto Fabio Mutinelli al posto di Andrea Tomaselli, Vice è Christian Marchetto che sostituisce Gianni Zampiero. Per la Stazione Trento - monte Bondone la capostazione Michela Cozzini viene sostituita da Massimiliano Emer, confermato il vice Alessandro Bisesti, mentre la Stazione Val di Fiemme elegge Andrea Scarian e Michele Sieff al posto di Sandro De Zolt e Michele Stuerz. Nella Stazione Val di Non Thomas Angeli passa da vice a capostazione, sostituendo Massimiliano Gasperetti, e lavorerà con Andrea Albertini, così come nella Stazione Val di Sole dove Alessio Pretti prende il posto di Claudio Schwarz come capostazione, mentre gli subentra come vice Zuzana Janovska. Per la Stazione Val Rendena - busa di Tione il capostazione Michele Lorenzoni viene sostituito dal suo vice Samuele Alimonta, che lavorerà con Guido Pedretti. Nella Stazione Vallagarina il vice Marco Torboli diventa capostazione al posto di Nicola Masella, mentre Giovanni Barozzi è nominato vice.
Per la Stazione Vermiglio riconfermato il capostazione Sebastiano Depretis mentre Michele Carolli sostituisce Giovanni Bertolini come vice.Infine, confermati Matteo Trainotti e Michele Creazzi per la Stazione di Ala, David Marchiori e Manuel Iori per la Stazione Giudicarie esteriori, Giorgio Cordin e Giovanni Acler per la Stazione di Levico, Thomas Zanoner e Koris Sommavilla per la Stazione Moena, Roberto Fontanari e Daniele Toller per la Stazione Pergine, Simone Maestri e Matteo Viviani per la Stazione Pinzolo, Fabio Zanon e Nicola Pedergnana per la Stazione Rabbi, Roberto Carli e Nicola Franzoi per la Stazione Rotaliana - bassa Val di Non, Jacopo Pellizzari e Giulio Falcone per la Stazione Val di Ledro, Jeremy Faccini e Marco Zulberti per la Stazione Valle del Chiese.
A Riva del Garda «abbiamo un problema». Nel 2022 il Soccorso alpino e speleologico provinciale ha festeggiato i suoi primi settant'anni di storia. La stazione di Riva del Garda di anni ne ha qualcuno in meno ma nel tempo, e soprattutto negli ultimi decenni, ha assunto un valore specifico sempre più rilevante in considerazione della crescita esponenziale dei turisti (non sempre, anzi, pari alla loro conoscenza della montagna e alle attenzioni che questa richiede) e di conseguenza degli interventi richiesti ai volontari. Insomma, una realtà storica e di "peso" nel panorama provinciale e di conseguenza in quello nazionale visto e considerato che il Soccorso alpino e speleologico trentino è da sempre un esempio per tutta l'Italia.
Ecco perché fa specie che in occasione del rinnovo dei vertici delle 34 stazioni che compongono la struttura operativa del Soccorso alpino provinciale, proprio quella di Riva del Garda sia stata l'unica a non nominare un nuovo capostazione e un vice. Il mandato «a tempo» di Nicola Casari è terminato e sia lui che il vice Davide Tosi non hanno dato la disponibilità a proseguire in questo ruolo. In precedenza la stessa decisione era stata assunta dall'ex capostazione Danilo Morandi che nel 2015 aveva raccolto il testimone lasciatogli da Gianluca Tognoni, per 21 anni (sette mandati consecutivi) alla guida della stazione di Riva. Il problema è che al momento nessun componente della stazione di Riva è disponibile a fare un passo in avanti e a dire «io ci sono se serve». Col risultato immediato che il «facente funzioni» sarà per il momento il delegato di zona del Basso Trentino Doriamo Feller.
La Stazione, di fatto, è composta da 20 effettivi ma considerate le peculiarità che deve avere chi ricopre un ruolo di vertice e togliendo chi ha già "dato", rimangono tre-quattro figure al massimo che potrebbero svolgere questo ruolo. Con un impegno che di anno in anno cresce in misura esponenziale, sia in termini di numeri che di complessità degli interventi. Nel corso del 2023 la Stazione di Riva del Garda ha effettuato circa 130 interventi, oltre una trentina in più rispetto all'anno precedente. Numeri che in Trentino raggiungono o sfiorano le stazioni dell'Alta Val di Fassa o di Madonna di Campiglio.
Con una differenza che però è di sostanza, e che ammette lo stesso presidente provinciale Walter Cainelli: «Quelli di Alta Val di Fassa e Campiglio sono interventi concentrati in inverno e in estate mentre la stazione di Riva del Garda deve intervenire lungo tutto l'arco dell'anno - ammette Cainelli - L'impegno è sicuramente maggiore e da Riva viene chiesta maggiore collaborazione. Ci siamo trovati con tutto il direttivo e la Stazione e condividiamo questa richiesta, il nostro impegno c'è per dare una mano. È giusto però che anche il capostazione non sia lasciato solo, che si crei una vera squadra attorno a lui».