Malga Kraun, il ritorno: alla fine la gestirà Giacomo Cristoforetti, perché Abram ha mollato
Lo storico conduttore è tornato per «salvare» la stagione, visto che il vincitore dell’asta ha lasciato senza neanche cominciare
MEZZOCORONA. «Al cuor non si comanda», recita un antico adagio. Lo sa bene Giacomo Cristoforetti, che sei mesi fa pensava di aver riposto nel cassetto dei ricordi la lunga esperienza a Malga Kraun, e che invece ora si ritrova nuovamente a gestire la struttura posta a 1.222 metri di altitudine e di proprietà del Comune di Mezzocorona.
Da domenica, infatti, il 40enne di Roveré della Luna ha riaperto i battenti della struttura, che quindi anche quest'anno si presenta come ristoro e rifugio per chi passeggia o decide di passare qualche giorno tra il Monte di Mezzocorona e le cime circostanti.
Eppure un paio di mesi fa era stato Giancarlo Abram, tramite la sua "Agenzia Servizi Territoriali e Attività Innovative srl", ad aggiudicarsi la gestione di Malga Kraun. L'ex sindaco di Ronzone, nonché ex docente universitario di urbanistica a Venezia e attivo di altre iniziative imprenditoriali (dall'Agripark di Ronzone alla malga di Romeno, e via dicendo), aveva proposto un rialzo del dieci per cento sulla base d'asta di 625 euro al mese che caratterizzava il terzo bando. Poi qualcosa è andato storto, con Abram che ha quindi fatto un passo indietro.
L'amministrazione comunale di Mezzocorona, trovatasi spiazzata a pochi giorni dall'avvio della stagione estiva, ha quindi bussato alla porta di Cristoforetti. «Ero già concentrato su altri progetti - ci racconta - ma si sa come funziona quando in ballo ci sono gli affetti. Io qui ci ho passato dodici anni, e mi piangeva il cuore al solo pensiero di vedere Malga Kraun chiusa per un'intera estate».
La giunta guidata dal sindaco Mattia Hauser ha così affidato la struttura a chi la conosce meglio di chiunque altro, il tutto con un contratto di 625 euro al mese sino a fine ottobre. Cristoforetti ha quindi l'onere di gestire il ristoro e il rifugio, ma non il pascolo: sarebbe stato troppo impegnativo organizzare il tutto in pochi giorni, tra l'altro utili per riportare in quota parte dell'attrezzatura e per coinvolgere i propri fidati collaboratori (quest'anno c'è pure la figlia 17enne, Sofia), alcuni dei quali già stavano pianificando la stagione estiva altrove.
Ecco quindi che, accanto alla malga, per quest'anno trovano spazio soltanto un paio di asini, altrettanti alpaca e il cane di famiglia.
«Guardassi l'aspetto puramente economico - aggiunge Cristoforetti - probabilmente sarebbero state più remunerative altre scelte rispetto a questa. Però non ho saputo dire di no, voglio troppo bene a questo luogo».
Va detto, però, che lassù non sono tutte rose e fiori: tra la mancanza di corrente e le batterie che in inverno si sono scaricate del tutto, fattori che costringono il gestore a tenere acceso il generatore pure di notte, quando i fotovoltaici ovviamente non garantiscono energia, il nuovo inizio è quindi denso di problemini da risolvere.
Quel che conta è però che Malga Kraun è riaperta, almeno per il 2024. Poi dovrebbero iniziare i lavori alla funivia che sale da Mezzocorona (con il passaggio delle cabine da 7 a 25 posti) e qualche intervento alla struttura, raggiungibile attraverso vari sentieri che partono dalla borgata rotaliana o da Roveré della Luna, tramite la strada forestale delle Longhe o con circa un'ora e mezza di camminata dal Monte. Dal 2025 si aprirà quindi un altro capitolo, con l'amministrazione comunale chiamata a redigere un nuovo bando per un esercizio che potrebbe rilanciarsi ulteriormente.