Sentieri / Allarme

Cimirlo: un cavo di acciaio ad altezza testa per "fermare" le mountain bike, è allarme

Lo ha trovato e segnalato un escursionista, in zona Malga Tomba, sopra Roncogno: pericolosa escalation, poteva provocare danni gravi

di Paolo Giacomoni

TRENTO. Un cavo metallico ad "altezza collo" teso tra due alberi su un sentiero in località Malga Tomba, a monte del Passo Cimirlo, sul confine tra il comune di Trento e quello di Pergine è stato trovato nei giorni scorsi da un frequentatore della zona che ha prontamente avvertito le autorità - peraltro non intervenute - e nel frattempo ha segnalato il pericolo con un sacchetto di plastica successivamente rimosso evidentemente ad opera dell'autore della pericolosissima bravata.

Escludendo l'impresa di qualche ragazzino, visto la zona completamente isolata dal centro abitato, resta da capire chi e perché abbia teso un cavo ad altezza uomo nel bel mezzo di un sentiero aperto al pubblico allo scopo forse di "disincentivare" il passaggio di ciclisti e motociclisti nella zona.

È vero che alle volte biker ed enduristi non rispettano le regole, ma arrivare a tirare cavi di ferro tra gli alberi è un gesto inconcepibile, che potrebbe avere conseguenze gravissime.

Non è comunque una novità l'intolleranza nei confronti soprattutto degli amanti della mountain bike alla pendici della Marzola; fino ad ora ci si era limitati a pali e piante messe di traverso sui sentieri (in particolare dalla Maranza ai Bindesi), senza però mai a giungere ad atti di questo genere.

Difficile individuare i responsabili anche perché nella zona i boschi e i sentieri sono molti, con un'ampia area da dover controllare, ma di certo sono atti senza senso e pericolosissimi di chi, infastidito dal comportamento di chi va nei boschi in bici o moto, crede di porvi rimedio con un comportamento ben più grave che rischia davvero di mettere a repentaglio la salute e addirittura la vita di chi corre o si diverte con la mountain bike. 


 


 

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