Overtourism? La gita della Sat di Trento ci mette quattro ore e mezzo da Trento a Canazei, due pullman a passo d'uomo
Un mercoledì da dimenticare per 90 soci del sodalizio, partiti dall’area Zuffo alle 7 di mattina diretti al Contrin di Canazei. Ma la camminata è iniziata solo alle 11,40
TRENTO. La Sat di Trento, da sempre, organizza due gite per i soci in settimana: una ogni domenica, ed una ogni mercoledì. Ma oggi – 21 agosto – non avevano fatto i conti con il turismo della Val di Fassa e le lunghissime code che si sono formate da Castello di Fiemme in su. Risultato? I novanta soci, su due pullman della ditta Laner, sono regolarmente partiti alle 7 in punto dall’area Zuffo del capoluogo. Ma sono arrivati alla partenza per il Contrin, ad Alba di Canazei, alle 11,40.
«Avevamo capito che sarebbe stata lunga – ci confermano a tarda sera alcuni partecipanti – quando siamo arrivati alla prima galleria di Fiemme, e già lì il traffico era bloccato. Da Castello di Fiemme in avanti è stato un vero incubo: a passo d’uomo, risalendo tutta la valle e poi in Fassa con lunghi momenti di paralisi totale del traffico».
Com’è finita? «Che siamo arrivati ad Alba di Canazei alle 11,40 e da lì abbiamo intrapreso la camminata verso il Contrin. Per fortuna, arrivati su alle 14, abbiamo potuto mangiare, ma in fretta, perché già alle 15 siamo dovuti ripartire».
Alla fine, per i 90 satini, il rientro a Trento ben oltre le ore 19. Ed una certezza: nei giorni di «bollino nero», meglio evitare la Val di Fassa. «Bellissima, eh – dicono i partecipanti – ma forse in un’altra stagione».