Malga Somator, che disastro: abbandonata da cinque anni, un'altra estate è andata
Botta e risposta fra Erman Bona e il sindaco, che promette (di nuovo) la riapertura per la prossima estate. Ma lo dice da anni e non si trova soluzione
MORI. Su Malga Somator, chiusa dal novembre 2020, pare essersi abbattuta una maledizione. Nonostante le reiterate sollecitazioni mosse dall'opposizione consiliare all'amministrazione comunale, l'immobile che sovrasta la val di Gresta è ancora oggi abbandonato.
Erman Bona, consigliere del gruppo di minoranza "Impegno per Mori", ha presentato una nuova mozione finalizzata a ricordare agli amministratori l'impegno assunto con deliberazione consiliare del 13 marzo scorso quando, in sede di voto di un'altra mozione sulla medesima questione, il sindaco e la giunta moriana avevano dato parola di lavorare affinché malga Somator potesse riaprire in estate. Nel mentre, però, è arrivato l'autunno, senza alcun cambiamento.
L'edificio, visitato nell'aprile 2022 dai consiglieri Cristiano Moiola e Bruno Bianchi a fronte del degrado allora in atto (era persino crollato il controsoffitto), aveva visto riaccendersi una piccola speranza nel 2023: «È nostro interesse riaprire - aveva infatti dichiarato il sindaco Stefano Barozzi nel febbraio dello scorso anno - speriamo di farlo quanto prima».
Naturalmente, anche la concessione temporanea data agli organizzatori della «Mostra mercato in val di Gresta», valevole per alcuni fine settimana dal 25 agosto al 31 ottobre 2023, è scaduta.
«Da cinque anni ne chiedo la concreta riapertura, su desiderio e richiesta dei nostri concittadini - ha spiegato lunedì il consigliere Bona, durante la trattazione del dispositivo testuale in sede consiliare - ho anche ritirato alcune mozioni sulla base di un impegno amministrativo (cosa ripetutasi al termine della discussione, ndr). Il 13 marzo scorso il Consiglio comunale ha approvato all'unanimità la mozione che manifestava la volontà di affidare "nei prossimi mesi" la gestione di Malga Somator a singoli privati o a formazioni sociali offrendo così ristoro e servizi a coloro che avrebbero visitato quella bellissima area, sotto la cima del monte Biaena. Il 4 settembre ho chiesto al responsabile dell'ufficio tecnico il motivo per il quale, sino ad ora, non si fosse provveduto ad individuare un gestore. La risposta? "Stiamo attendendo le indicazioni dalla giunta". Mi piacerebbe la struttura venisse affidata entro la fine del 2024, in modo da renderla fruibile in primavera e nell'estate 2025».
«La nostra intenzione era quella di aprire quest'estate - ha risposto il sindaco Barozzi in Consiglio - dagli incontri avvenuti con i servizi comunali competenti non è emersa alcuna sintesi risolutiva. Abbiamo auspicato il supporto delle associazioni locali per aprire in agosto, ma nessuna ha dato la propria disponibilità. Speriamo di arrivare a una gestione nell'estate 2025. L'impegno preso a marzo è ancora valido, stiamo tentando di trovare la via adatta. Purtroppo vi sono anche questioni legali in corso (il riferimento è alla causa giudiziaria tra il Comune e l'ex gestore Denis Bertolini, ndr). Anch'io ritengo sia un problema non avere trovato una soluzione».