Fauna / Il giallo

Lupi della Lessinia, un intero branco è scomparso: estinzione, attacco di altri branchi o bracconaggio?

Il report dell’Associazione «Io non ho paura del lupo»: nuovi cuccioli sia per il gruppo orientale che per quello meridionale, ma il «branco storico» è sparito

I DATI Grandi carnivori, nel 2023 in Trentino 98 orsi e 200 lupi 
FASSA Il lupo passeggia tra sciatori e mamme con il passeggino

ALA. Un intero branco di lupi è scomparso, e si aprono le ipotesi sulla misteriosa assenza dei carnivori della Lessinia appartenenti al “branco storico” che da decenni era ben documentato e monitorato. Ma che non si trova più.

Sulla base dei dati raccolti dai volontari, nel corso del 2024, mentre il branco di lupi della Lessinia orientale si è riprodotto con successo, dando alla luce almeno 6 cuccioli ed anche il branco formatosi nel 2023 nella parte centro-meridionale dell’Altopiano ha avuto un esito riproduttivo positivo nel 2024, con almeno 4 cuccioli, manca all’appello il branvo più stabile.

A fare il punto è l’Associazione Io non ho paura del lupo, da anni impegnata direttamente e a supporto delle istituzioni preposte al monitoraggio del lupo sul territorio dell’Altopiano della Lessinia, a cavallo delle Province di Verona e Trento.

Per quanto riguarda il branco storico della Lessinia, invece, l'Associazione ad oggi non è in possesso di evidenze certe: non solo non sono stati trovati segnali di riproduzione, ma emergono dubbi sulla sua stessa esistenza. Sebbene si tratti di ipotesi, la possibilità di conflitti tra individui di branchi diversi, già osservati anche in Lessinia, non possono essere esclusi. Allo stesso modo non è possibile escludere che il branco possa essere stato vittima di bracconaggio, considerando sia i recenti casi di uccisioni illegali sia l’area frequentata dagli esemplari.

A questo proposito, scrive l’associazione, «è importante sottolineare la totale mancanza di risposte relative al caso di aprile 2024 in cui un lupo è stato ucciso a fucilate nella zona di Sant'Anna d'Alfaedo. Nonostante i numerosi appelli e segnalazioni rivolti alle istituzioni a vari livelli, ad oggi non ci risultano riscontri ufficiali alle nostre comunicazioni».

Accanto a questi dati sulla popolazione del lupo, emerge con forza il tema delle predazioni a carico del bestiame domestico, un problema che, come oltre dieci anni fa, continua a essere motivo di grande preoccupazione per gli allevatori locali. Per l’associazione «Poco o nulla è stato fatto per affrontare efficacemente questa tematica, lasciando le comunità montane in balia di un conflitto irrisolto tra la necessità di proteggere le attività zootecniche e quella di salvaguardare la presenza del lupo. Come Associazione, continueremo a monitorare la situazione, a denunciare episodi di illegalità e a chiedere risposte chiare e interventi risolutivi per la gestione e la conservazione sia del lupo in Lessinia, sia per la tutela delle attività umane».

FOTO Gaetano Pimazzoni 

comments powered by Disqus