Ambiente/ Scontro

Gli albergatori ed esercenti del Bondone contro gli ecologisti: «Qui non si ribella proprio nessuno»

L’annuncio della marcia di 22 associazioni non piace: «Casomai siamo noi a ribellarci contro queste associazioni. Ma 22 associazioni del Bondone, non le ha mai viste nessuno. Invece noi siamo qui a lavorare»

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TRENTO. Anche gli operatori economici si scagliano contro la marcia «Il Bondone si ribella» organizzata da 22 associazioni ambientaliste alle Viote per domenica 9 febbraio.

Scrive Paolo Torboli, presidente Associazione Operatori Monte Bondone: «Sembrerebbe che 22 fantomatiche e innominate associazioni vorrebbero fare una manifestazione di protesta sul Monte Bondone per impedire realizzazioni non ben definite e soprattutto relative anche a territori estranei al Monte Bondone.

Ebbene sul Monte Bondone non ci sono 22 associazioni e tantomeno ci sono associazioni che vogliono ribellarsi. Se associazioni estranee alla Montagna di Trento vogliono salire sul Monte Bondone per una manifestazione di protesta allora è il Monte Bondone indignato al punto dal volersi ribellare a queste associazioni. Ci inorgoglisce dall’altro canto che abbiano bisogno del Monte Bondone per destare interesse e dare importanza alle loro azioni che diversamente non avrebbero, segno dell’importanza della montagna di Trento.

Con l'occasione faccio presente che sul Monte Bondone, dove si dice vi siano soltanto quattro gatti, ci sono una cinquantina di operatori e attività economiche, la maggior parte delle quali riunite nell'Associazione Operatori Monte Bondone (www.montebondone.info per chi volesse approfondire), e nessuna di queste ha intenzione di ribellarsi.

Gli operatori del Monte Bondone sono i primi ad essere interessati alla cura del territorio, alla sua conservazione, alla sua valorizzazione, al suo abbellimento e miglioramento. Gli operatori del Monte Bondone semmai avrebbero da protestare per quello che non viene fatto, per i tempi lunghissimi e le mille difficoltà a realizzare anche piccoli progetti.

Non a caso l'Associazione Operatori Monte Bondone siede al tavolo dell'Osservatorio Monte Bondone e con la Provincia di Trento, il Comune di Trento, la Forestale, le Circoscrizioni, APT, Muse e i più importanti enti locali porta avanti progetti di salvaguardia e sviluppo del territorio.

Da parte sua poi si fa carico, ma sono solo alcuni esempi, di organizzazione di eventi, fiaccolate, spettacoli pirotecnici, allestimento di luminarie, parchi giochi, ecc. ma sempre nell’ottica di valorizzare e rendere più attrattiva e interessante la montagna di Trento e non sicuramente con la logica da luna park.

Un piccolo esempio? Stiamo studiando con il Comune di Trento una regolamentazione per gli spazi pubblicitari.

Nell’articolo infine vi sono informazioni roboanti ma non corrette come il previsto progetto di ampliamento delle aree sciabili da 87 a 283 ettari. Nessun incremento di aree sciabili è infatti previsto, sono solo state allineate le definizioni di area sciabile e di area piste tra il regolamento del Comune e quelle del PUP. Il risultato è che ora sono definite aree sciabili esattamente le aree ad oggi utilizzate e non vi è alcun aumento delle stesse.

E concludo con una domanda: c’è qualcuno con una minima conoscenza dell’orografia del Monte Bondone che potrebbe spiegarmi come sarebbe possibile triplicare le aree sciabili?» conclude fra l’ironico e il sarcastico Paolo Torboli.

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