Montagna / I dati

Soccorso Alpino, i dati del 2024: 1.300 interventi, "salvate" 1.500 persone. Tutti i numeri

Nella graduatoria delle attività svolte dalle persone per le quali è stato necessario l’intervento del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino la più rilevante, come ogni anno, è l’escursionismo con il 53,1% degli interventi. I tecnici di Elisoccorso hanno svolto un totale di 2.876 missioni (111 interventi in più rispetto al 2023), di cui 511 sono interventi di soccorso alpino
 

TRENTO. Nel 2024 il Soccorso Alpino e Speleologico Trentino è intervenuto più di 1.300 volte per prestare soccorso a oltre 1.500 persone. Si inverte la tendenza degli ultimi anni riguardo la crescita costante degli infortuni in montagna in Trentino, e si consolida la struttura dell’Associazione attraverso la formazione di figure sempre più specializzate come quella del Tecnico di Centrale Operativo e del Tecnico di Ricerca.

Contestualmente all’uscita dei dati relativi agli interventi di soccorso nell’anno 2024 del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico su tutto il territorio italiano, il Soccorso Alpino e Speleologico Trentino mette in luce alcuni degli elementi più rilevanti che riguardano la propria attività operativa in provincia di Trento.

«Con 168 interventi in meno rispetto all’anno precedente, il 2024 ha segnato un’inversione di tendenza rispetto all’aumento costante del numero di operazioni di soccorso registrato dal 2016 in avanti – dichiara il presidente del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino Walter Cainelli. – Anche nell’anno appena concluso, la nostra Organizzazione ha garantito un servizio di soccorso tecnico e sanitario in tutto il Trentino, e diversi sono stati gli interventi complessi che abbiamo gestito, come la valanga in Val Gelada in condizioni meteo difficili, il recupero di una base jumper sul monte Brento che ha richiesto un impegno di oltre 8 ore in parete, o il supporto dato dalla nostra Stazione speleologica per la buona riuscita dell’intervento nella grotta di Bueno Fonteno in Lombardia, durato dal 15 al 18 dicembre.

Abbiamo partecipato a numerose iniziative legate alla prevenzione degli incidenti in montagna, collaborando con il sistema di Protezione civile del Trentino e con il Tavolo tecnico della prudenza in montagna, di cui facciamo parte.

Siamo un’organizzazione solida che fa della formazione dei soci soccorritori uno dei più importanti pilastri. Anche nel 2024 abbiamo organizzato e concluso importanti percorsi formativi, come quello dedicato ai capi e vicecapi Stazione, eletti a inizio anno, il corso per Tecnico di Centrale Operativo e il corso per Tecnici di Ricerca.

Il numero degli interventi

Durante il 2024, il Soccorso Alpino e Speleologico Trentino ha operato su 1.381 interventi, portando soccorso a 1.507 persone. I dati comprendono sia i soccorsi svolti in ambiente montano, ipogeo e impervio – legati alle attività praticate quali, ad esempio, l’escursionismo, l’alpinismo, le vie ferrate, il parapendio, lo scialpinismo, le scalate su roccia e cascate di ghiaccio – sia i soccorsi per altre tipologie d’incidenti, per le quali la Centrale Unica di Emergenza ha ritenuto indispensabile l’intervento di tipo tecnico e/o tecnico/sanitario del Soccorso Alpino e Speleologico, in collaborazione con gli altri enti di Protezione Civile (es. taglio legna nei boschi, incidenti stradali, cantieri in quota, ambienti rurali o antropizzati, eventi di protezione civile ecc.). Rispetto al 2023 sono state soccorse 130 persone in meno.

 

Le attività svolte al momento della richiesta di soccorso

Nella graduatoria delle attività svolte dalle persone per le quali è stato necessario l’intervento del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino la più rilevante, come ogni anno, è l’escursionismo con il 53,1% degli interventi, per soccorrere 800 persone (45 in meno rispetto al 2023).

 

Seguono la mountain bike con il 14,1% (213 persone soccorse rispetto alle 244 del 2023), l’alpinismo con il 5,6% (84 persone soccorse rispetto alle 112 del 2023), le ferrate con 4,9% (74 persone soccorse rispetto alle 59 del 2023), lo scialpinismo con il 4% (60 persone soccorse rispetto alle 51 del 2023), l’arrampicata sportiva con il 2,1% (31 persone soccorse rispetto alle 29 del 2023), incidenti sul lavoro con l’1,9% (28 persone soccorse rispetto alle 33 del 2023), il parapendio con l’1,5% (23 persone soccorse rispetto alle 33 del 2023), la ricerca di funghi con l’1,4% (21 persone soccorse rispetto alle 31 del 2023).

Le Unità cinofile sono state allertate 17 volte ed hanno effettuato 12 interventi di ricerca. La Stazione speleologica è stata impiegata in 4 operazione di soccorso, di cui 1 ricerca. Due interventi si sono svolti in Trentino, uno in Veneto e uno in Lombardia. Quest’ultima operazione ha impegnato i soccorritori trentini nella grotta di Bueno Fonteno tra il 14 e il 18 dicembre. Il Gruppo tecnico forre ha portato soccorso a 4 persone in 4 diversi interventi, di cui 3 in forra e 1 ricerca persona dispersa.

L’impegno del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino

Nel 2024 il Soccorso Alpino e Speleologico – Servizio Provinciale Trentino ha potuto contare sull’esperienza e la competenza di 757 soccorritori, operativi 365 giorni all’anno, 24 ore su 24, e organizzati in 33 Stazioni di soccorso territoriali e 1 Stazione speleologica, capillarmente distribuite su tutto il territorio e guidate dai rispettivi Capistazione.

Fanno parte dell’Associazione 105 Operatori Soccorso Base, 442 Operatori Soccorso Alpino, 10 Unità Cinofile da valanga e ricerca di superficie (e i cuccioli in formazione), 98 Tecnici di Soccorso Alpino, 19 Tecnici di Elisoccorso, 47 Istruttori e 5 formatori sanitari, oltre 45 sanitari tra medici e infermieri professionali. Il CNSAS – Servizio Provinciale Trentino, inoltre, può contare su 34 Operatori abilitati al soccorso in forra (di cui 2 istruttori nazionali, 3 regionali e 7 sanitari) e 28 Tecnici speleologici (di cui 1 istruttore regionale e 3 istruttori nazionali).

All’interno del Corpo 12 operatori hanno la qualifica di Tecnico di Centrale Operativa (TCO) e vengono impiegati nella Centrale Unica Emergenza. Inoltre, sono presenti le figure dei Coordinatori Operazioni di Ricerca (6 persone) e i Tecnici di Ricerca (34 persone).

I Tecnici di Elisoccorso operano sugli elicotteri in servizio al Nucleo Elicotteri della Provincia Autonoma di Trento coprendo tre turni giornalieri, 2 diurni e 1 notturno (dalle ore 20 alle 8).

I Tecnici di Elisoccorso hanno svolto un totale di 2.876 missioni (111 interventi in più rispetto al 2023), di cui 511 sono interventi di soccorso alpino (66 interventi in meno rispetto al 2023). Gli interventi durante il turno notturno (dalle 20 alle 8) sono stati 586, di cui 54 sono interventi di soccorso alpino. I Tecnici di Elisoccorso svolgono turni diurni anche presso la base dell’Aiut Alpin a Pontives: 104 sono state le missioni effettuate nel 2024, di cui 23 sono interventi di soccorso alpino.

I Tecnici di Centrale Operativa, impiegati nella Centrale Unica Emergenza 112, nel 2024 hanno gestito un totale di 1.212 eventi.  Il Gruppo Tecnici di Ricerca è stato attivato per un totale di 30 interventi di ricerca persone disperse in ambiente montano e impervio e 16 preallerte. Le attività di formazione, verifica e mantenimento di tutte le figure operative appartenenti al Corpo si sono svolte per un totale di 815 appuntamenti.

Diventare soccorritori

Nel corso del 2024 sono 38 le persone che hanno preso parte al percorso formativo per diventare Operatori Soccorso Alpino e Operatori Tecnici Sanitari. Di questi, in 33 hanno ottenuto le qualifiche sopra menzionate e precisamente: 22 hanno ottenuto la qualifica di Operatore Soccorso Alpino (di cui 3 erano già OSB e 1 OTS) e 10 hanno ottenuto la qualifica di Operatore di Soccorso Alpino Base e 1 la qualifica di Operatore Tecnico Sanitario.

Alle selezioni di ingresso, organizzate per gli aspiranti soci nel mese di ottobre 2024, hanno partecipato 62 persone, di cui 46 hanno superato la prova su roccia. Queste persone devono affrontare nel 2025 la selezione parte neve e successivamente il percorso formativo per diventare Soci a tutti gli effetti e cominciare a svolgere gli interventi di soccorso nelle Stazioni territoriali di competenza.