Terme di Levico e Vetriolo
LE DOMANDE DELLE MAMME AL DOTTORE
La dottoressa Patrizia Manica, medico chirurgo e specialista in idrologia medica, nonché Direttore Sanitario delle Terme di Levico e Vetriolo, risponde alle domande.
1) Quando è il periodo migliore per portare il mio bambino alle terme per usufruire delle cure inalatorie?
Generalmente per motivi legati alle ferie estive, il periodo delle cure termali in Italia si concentra tra la fine di giugno e la fine di agosto; in realtà i periodi migliori sarebbero dai primi di settembre (prima dell’inizio delle scuole e degli asili) fino alla fine di ottobre per la prevenzione delle infezioni delle vie aeree (riniti, sinusiti, otiti, faringo-tonsilliti, bronchiti) e dalla tarda primavera e inizio estate per il trattamento dei sintomi residui (lieve tosse, naso che cola) tipici dei mesi freddi invernali e dei primi mesi di primavera.
2) A quanti anni è consigliabile iniziare la terapia inalatoria di prevenzione per un bambino?
Non esiste un’età limite anche se generalmente la si sconsiglia al di sotto dei 2 anni di età; tutto dipende comunque dalla collaborazione del piccolo paziente, essendo richiesto un tempo minimo di applicazione alle cure termali che spesso per capricci non viene rispettato, inficiando la validità delle cure.
3) Terme, vuol dire piscina?
Per terme si intendono stabilimenti che sfruttano per le loro proprietà terapeutiche e favorevoli alla salute le acque termali e altri mezzi di cure termali (fanghi, grotte, ecc) sottoforma di varie metodiche, tra cui le principali sono le cure inalatorie, le irrigazioni, la fango-balneoterapia e anche le piscine termali.
4) L’acqua della fonte di Levico e Vetriolo viene usata pura?
L’acqua solfato-arsenicale-ferruginosa utilizzata presso gli stabilimenti delle Terme di Levico e Vetriolo è detta “Forte” per il suo PH acido; tale caratteristica chimica non ne permette l’uso in forma pura, bensì con diluizioni che sono fisse per le cure inalatorie e con diverso grado di mineralizzazione crescente nella balneoterapia.
5) Il mio bambino avrà paura nel fare le cure inalatorie?
Le cure inalatorie sono assolutamente indolori; il fatto però di essere svolte in un ambiente sanitario, nuovo, affollato, può creare disagio al piccolo paziente. Per questo motivo alle Terme di Levico abbiamo creato un ambiente di cura riservato ai bambini seguito da personale qualificato e sensibile alle esigenze dei piccoli pazienti, tale da creare un’atmosfera giocosa.
6) Che differenza c’è tra le inalazioni e l‘aerosol?
Sono 2 diverse metodiche di applicazione delle cure inalatorie; la differenza principale consiste nel fatto che le inalazioni sono una miscela di grosse particelle di vapore, caldo-umide, frammiste ad acqua termale e di conseguenza agiscono prevalentemente sulle alte vie respiratorie; l’aerosol consiste invece nella frammentazione della sola acqua termale in particelle di piccolissimo calibro che conseguentemente possono raggiungere anche le basse vie respiratorie.
7) Posso portare la mia bambina alle terme anche se ha il raffreddore e tossisce un po’?
Le cure termali per essere efficaci vanno eseguite nella corretta fase termale, ovvero in assenza di sintomatologia acuta; è pur vero che nei bambini qualche colpo di tosse e il naso che cola un po’ non sono delle vere e proprie controindicazioni; sarà la visita di ammissione fatta dal medico termale a dare l’idoneità ad iniziare la cure oppure a posticiparle di qualche giorno.
8) Prima di portare mio figlio alle terme devo passare dal mio pediatra?
Per accedere alle cure termali in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale con il solo pagamento del ticket, è necessario rivolgersi al proprio pediatra il quale, previa un’anamnesi e una valutazione dello stato di salute del bambino, redigerà l’impegnativa recante le cure termali da effettuarsi e la diagnosi. Si ricorda che per accedere alle cure a pagamento è sufficiente la visita di ammissione da parte del medico termale.
9) Ha riscontrato effettivo miglioramento su bambini che hanno fatto le inalazioni?
Da un’esperienza ormai più che decennale e supportato dai dati pubblicati su riviste scientifiche internazionali, posso tranquillamente affermare che le cure inalatorie nei bambini affetti da ricorrenti infezioni delle vie respiratorie rappresentano un valido mezzo di prevenzione, come dimostrano la riduzione del numero degli episodi acuti, la riduzione dell’uso degli antibiotici e il minor numero di giorni di assenza dagli asili e dalle scuole.
10) Posso interrompere la cura?
Le cure termali hanno una durata complessiva di 12 giorni, con 1 giorno di sospensione a metà cura. È importante non interrompere le cure per non vanificarne l’effetto positivo. Uniche eccezioni sono la interruzione delle cure da riacutizzazione della malattia o la cosiddetta idiosincrasia, in realtà molto rara, che comporta un’intolleranza dell’organismo verso i componenti dell’acqua termale accompagnata da un’imponente reazione clinica.
11) Mio figlio è allergico ai pollini e alla polvere. Posso portarlo lo stesso alle Terme? Gli farà bene?
Le allergie rappresentano una patologia in costante aumento nella popolazione pediatrica. Ad eccezione delle manifestazioni allergiche della fase acuta, le cure termali trovano indicazione per il trattamento delle allergie.
Le cure termali infatti pur non agendo in maniera diretta sulle cause dell’allergia, agiscono in maniera indiretta diminuendo l’infiammazione e migliorando il trofismo delle mucose delle vie respiratorie, riducendo quindi i sintomi principali quali starnutazioni, ostruzione nasale e rinorrea acquosa (il naso che cola acqua).
Link Utili:
http://www.termedilevico.it/it/index.html
http://www.termedilevico.it/it/cure-inalatorie-in-montagna.html