Canzolino, indagini sull'incidente del lago Cento metri senza guard-rail Oggi i funerali di Nora e Pio Zampedri

di Luigi Oss Papot

Un tratto di neanche 100 metri, quasi perfettamente rettilineo, ma privo di guard-rail: è in questo punto che l’auto con a bordo Pio e Nora Zampedri, 83 anni lui e 77 lei, è finita nelle acque del lago di Canzolino nel tragico incidente accaduto lunedì mattina. Un tratto che già negli anni ha visto altri tragici e simili incidenti.

Tutta la strada che costeggia il lago di Canzolino è protetta da un guard-rail di legno e metallo, realizzato negli anni 2006-2007 dall’impresa Alta Quota: la competenza della gestione è però della Provincia di Trento, in quanto si tratta di una strada provinciale, per l’esattezza una diramazione della SP 107, che arriva fino a Madrano. È stata proprio la Provincia ad accollarsi la realizzazione delle nuove protezioni più di una decina di anni fa, ed il comune di Pergine non può intervenire in alcun modo in queste strade sulle quali non ha competenza.
Per qualche motivo però il tratto di strada nei pressi dell’albergo Aurora non è stato dotato di guard-rail: forse, visto il rettilineo, la presenza di alcuni alberi e la passeggiata sottostante a creare una certa distanza dal lago, la pericolosità non sembrava essere così seria.

«Da quando nel 2013 sono diventato sindaco - spiega il primo cittadino Roberto Oss Emer - non ho memoria di aver mai visto alcuna protezione in quel luogo, neanche posticcia o provvisoria. Dove ora invece c’è una piccola cabina elettrica, un tempo c’era una struttura di cemento contenente materiale ed attrezzature molto probabilmente in uso ai gestori della rete elettrica».
C’è invece chi sostiene che, per un periodo, in quel punto ci fosse una semplice staccionata di legno, poi rimossa. Ne rimangono alcune tracce, alcuni piantoni di legno di bassa altezza, quasi marci, che dovevano correre qualche decina di metri dopo il piazzale dell’albergo e fino ad uno slargo. I residenti lamentano come molti, nonostante il centro abitato ed il limite di velocità quindi a 50 chilometri orari, premano sull’acceleratore affrontando quel punto: ma anche la posa di un dosso di gomma dura o la realizzazione di un passaggio pedonale rialzato sembra sia molto difficile anche solo da ipotizzare, trattandosi appunto di strada provinciale senza i marciapiedi da entrambi i lati da collegare con un passaggio rialzato.

La questione di questa strada provinciale si ripropone da diversi anni ormai: al centro del dibattito le ormai famose “strette” di Canzolino (per le quali nulla ancora è stato ipotizzato) e Madrano (dove è stato finanziato il marciapiede per la messa in sicurezza dei pedoni). «Abbiamo chiesto alla Provincia - specifica Oss Emer - che ci venga dato in gestione quel tratto di strada provinciale, dopo ovviamente essere stata sistemata ed asfaltata. Ma fino ad ora non se n’è fatto nulla».

Dalla Provincia si viene ad avere conferma delle parole del sindaco Oss Emer, cioè che il guard-rail che costeggia il lago di Canzolino sulla SP 107 è stato finito nel 2007, in sostituzione di uno precedente che è stato risistemato con nuove parti in legno e metallo ove necessario; neanche allora tuttavia era presente una protezione nel punto in cui è uscita la macchina dei coniugi Zampedri, e la normativa vigente non impone l’obbligo di realizzare nuovi tratti (cosa invece prescritta quando si realizzi una nuova strada o si cambi la classificazione di una strada esistente).
Il fatto però che nessuno abbia assistito alla scena e che tutti i testimoni, nei loro racconti, parlino della macchina già in acqua, complica la ricostruzione della dinamica, rendendo difficile capire se si sia trattato di una manovra sbagliata, di una distrazione, di un malore. La verità, purtroppo, è finita in fondo al lago, sepolta per sempre assieme alle vite di Pio e Nora Zampedri.

Intanto, oggi alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di Pergine si terranno i funerali di Nora e Pio Zampedri.

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