«Ma quando ce li fate i vaccini?» tanti chiedono un calendario, ma per la popolazione tempi lunghi

di Patrizia Todesco

Gli anziani chiedono il vaccino anticovid. E il presidente della Provincia risponde loro di non muoversi. «Agli anziani predico prudenza e dico di stare casa - ha detto ieri Maurizio Fugatti - Anche oggi abbiamo 68 ultrasessantenni contagiati e di questi una percentuale finirà in ospedale. Loro chiedono vaccini e io chiedo loro di stare a casa. È brutto dirlo, ho a che fare anch’io con anziani. Ma i dati degli anziani contagiati sono alti, più alti che nelle altre province».

Il presidente ha però poi assicurato che dopo i sanitari e gli ospiti delle case di riposo i primi a ricevere il vaccino saranno proprio le persone in là con gli anni.

«Stiamo ricevendo molte sollecitazioni da parte di varie categorie lavorative ma al momento sta arrivando un numero limitato di dosi, non possiamo pensare a vaccinazioni di massa. Dobbiamo porre attenzione sulla parte sanitaria e sugli anziani perché i rischi maggiori sono lì. Chiedo comprensione e pazienza da parte delle varie categorie che chiedono di essere vaccinate perché al momento dobbiamo concentrarci sulle categorie più a rischio».

Intanto è atteso per la prossima settimana un incontro tra l’assessora Stefania Segnana e i rappresentanti dei medici di medicina generale proprio per pianificare le future somministrazioni ad una parte più ampia di popolazione. Se al momento le vaccinazioni vengono effettuate negli ospedali e da personale delle Rsa, nei prossimi mesi saranno coinvolti anche i medici di famiglia.

Quanto al numero di somministrazioni, ieri il presidente ha parlato di 3.737 dosi, di cui 1194 ad ospiti delle Rsa e il resto agli operatori sanitari. Stando sempre alle statistiche, 1055 vaccinati sono uomini e 2682 donne.

Soddisfazione è stata espressa per il fatto che il Trentino, grazie a questi numeri, si conferma in vetta alla classifica per dosi di vaccino somministrate in rapporto a quelle arrivate. Dietro a noi il Lazio, che però di dosi ne ha già somministrate 29.217 (63,8%), e la Toscana con 15.644 dosi (56%).  «Però non è una gara a chi fa meglio o arriva primo» ha chiosato Fugatti.

Ieri mattina la assessora Stefania Segnana e il direttore sanitario Antonio Ferro sono stati intervistati nel programma politico "Agorà", diretto da Luisella Costamagna su Rai3.

«L’alta percentuale di vaccini somministrati - ha spiegato l’assessora - è dovuta all’organizzazione capillare esistente nella nostra provinia e dalla disponibilità dei professionisti della sanità a farsi vaccinare». Il direttore Antonio Ferro ha poi spiegato che è vero che i vaccini sono arrivati il 30, ma che il lavoro da parte del dipartimento di prevenzione era partito già da due settimane: «Già il 31 il vaccino era stato somministrato alle Rsa». Strutture che hanno pagato un alto tributo in termine di vittime in questo ultimo anno e nelle quali i familiari hanno manifestato alto consenso alla vaccinazione degli anziani.

Intanto ieri è arrivata la seconda tranche delle spedizioni del vaccino della Pfizer Biontech. Non tutte le dosi previste sono arrivate in Trentino: al momento ne sono arrivate poco meno della metà delle 5.850 programmate. Il resto del quantitativo settimanale dovrebbe giungere domani. «Con queste dosi - ha assicurato la dottoressa Maria Grazia Zuccali - sarà vaccinato il personale sanitario sul territorio. Sono pronte le agende e da lunedì le somministrazioni verranno fatte in tutti gli ambulatori vaccinali».

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