Quanti ritardi per scoprire il Covid-19

La lettera al giornale

Quanti ritardi per scoprire il Covid-19

E gregio Direttore, la pandemia si poteva prevenire perché è emerso che questo nuovo virus è stato scoperto a Wuhan dal dottore Li Wenliang (poi deceduto) già nel dicembre scorso, ma le autorità locali - invece di allertare l'Oms, adottare immediatamente le misure profilattiche prescritte in questi casi per isolare i pazienti infettati e arginare la propagazione per contagio di questa malattia - hanno diffidato il medico dal diffondere la sensazionale notizia per non turbare e allarmare la collettività e solo con colpevole ritardo si sono poi decise a far scattare l'emergenza sanitaria per il nuovo focolaio epidemico; e il risultato di questo imperdonabile comportamento da incoscienti e criminali è stato appunto il rapido e inarrestabile diffondersi del contagio, con effetti imprevedibili.

Adesso è come voler domare un mare di fuoco perché non si è intervenuti prontamente all'inizio quando le fiamme erano ancora facilmente circoscrivibili e spegnibili. «Bisogna pensarci prima, per non pentirsi o disperarsi poi» dice un noto proverbio. Questa apocalittica situazione emergenziale invoglia non pochi a desiderare il ritorno a un'Europa pre-Schengen, col ripristino dei controlli alle frontiere, controlli che potrebbero servire anche a prevenire e scoraggiare l'afflusso di migranti clandestini, immigrati indesiderati espulsi ma intenzionati a rientrare illegalmente, terroristi di ogni colore sempre pronti a seminare terrore, morte e distruzioni coi mezzi più disparati, pericolosi malviventi ricercati dall'Interpol, trafficanti di armi, droghe e ovviamente soggetti affetti da malattie contagiose che, viaggiando incontrollati da un Paese all'altro, possono infettare un'infinità di persone sane innescando una sorta di reazione a catena.

Alfredo Eccher


 

C'è un tempo per tutto

C'è un tempo per mettercela tutta (ed è questo), lottando tutti uniti per un unico risultato: salvare più vite possibili. Poi ci sarà un tempo per le polemiche, per le analisi degli errori che indubbiamente sono stati fatti. Il medico cinese è fra l'altro un eroe del quale non dobbiamo dimenticarci. Ormai, invece, i confini sono di fatto tornati.

Pare che il Covid-19 abbia quasi annullato anche la delinquenza e non darei comunque colpe (che proprio non hanno, nel caso specifico) ai migranti. Gli esperti concordano però nel dire che la criminalità si tufferà a pesce sulla ricostruzione.

In quel momento - che m'auguro arrivi presto, perché il Paese ha bisogno di ripartire (senza strappare, ma viceversa nel pieno rispetto delle regole) - sarà necessaria la massima attenzione.

lettere@ladige.it

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