Il brevetto dei vaccini deve essere liberato

I grandi scienziati del passato rinunciaroino ai "diritti" sulle loro invenzioni dei vaccini, dovremmo farlo anche per il Covid. La lettera di una nostra lettrice, la risposta di Alberto Faustini.

l brevetto dei vaccini deve essere liberato

Gentile direttore,qualche giorno fa in televisione l'ex onorevole Rosy Bindi, ad una domanda a proposito delle vaccinazioni anti Covid, ha detto che si dovrebbero liberare i brevetti, in quanto la ricerca è stata finanziata dai vari Stati (quindi pagata con le nostre tasse).Mi è venuta in mente una vecchia mail del 2002 ricevuta da un'amica, che avevo conservato e che in internet esiste ancora. La voglio riproporre: è l'elenco di otto scienziati di origine ebraica, che hanno rinunciato ai loro brevetti per permettere alle loro scoperte di essere diffuse nel mondo e salvare tante vite: il test Wassermann contro la sifilide; Il Digitale, scoperto dal dottor Nuslin; L'insulina, scoperta dal dottor Minofski; Il test Schick per la difterite; Le vitamine scoperte dal dottor Funk; La streptomicina, scoperta dal dottor Woronan; La pillola antipolio, scoperta dal dottor Sabin; Il vaccino antipolio, scoperto dal dott Jonas Salk. Che dire, generosità e altruismo sono morti?

Franca Dalprà Filippini


 

Sì, i brevetti andrebbero liberati

Non penso che generosità e altruismo siano morti, ma certo - sempre per usare la sua cruda metafora - non godono di ottima salute visto che si tende quasi sempre a privilegiare il denaro rispetto non solo alla scienza, ma anche alla solidarietà, all'umanità intesa in ogni accezione. Il suo elenco e le parole di Rosy Bindi fanno molto riflettere. Bisogna ritrovare quello spirito. La pandemia si sconfigge anche con l'altruismo, con la solidarietà. Sì, i brevetti andrebbero davvero liberati.

lettere@ladige.it

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