Conzatti lascia Forza Italia e abbraccia l'Italia Viva di Renzi

Da Forza Italia a Italia Viva: Donatella Conzatti, senatrice trentina eletta con gli azzurri, passa alla nuova formazione lanciata da Matteo Renzi. Lo ha annunciato lei stessa: «Ho deciso di accettare l’invito che mi ha rivolto Matteo Renzi di partecipare sin dal principio, senza attese e tatticismi, alla fondazione di Italia Viva».

«Una casa dei riformisti e dei liberaldemocratici - aggiunge Conzatti  - libera dalle contraddizioni interne mai risolte nel Pd e fieramente incompatibile con forze sovraniste che è ormai velleitario pensare di poter arginare con logiche diverse dalla contrapposizione politica». «In assenza di novità politiche di rilievo, - spiega - sarei rimasta nel gruppo parlamentare di FI, dove ho trovato e conosciuto molte persone di grande spessore umano, politico e culturale, molte delle quali vivono con disagio non dissimile dal mio la crescente consapevolezza di non poter più arginare, ma ormai soltanto subire le posizioni di matrice sovranista e antieuropeista. In questo scenario è nato un nuovo progetto autenticamente europeista, popolare e liberale: tutto ciò per cui mi sono sempre impegnata in politica. Non posso che anteporre, a ogni altra valutazione tattica su rischi, opportunità e piccole e grandi paure, il coraggio di dare il mio contributo perchè Italia Viva abbia successo».

La scelta ha ovviamente sollevato una bufera politica tra gli ormai ex compagni di partito.

La più dura, tanto per cambiare, è la «collega» altoatesina Michaela Biancofiore, che arriva addirittura a dar ragione a Lorenzo Dellai: «Renzi, che proviene dalla Margherita come il suo fondatore Lorenzo Dellai, avrebbe dovuto interpellarlo prima di compiere il medesimo autogol che ho compiuto io, quando ho disgraziatamente ascritto, candidato e fatto eleggere Donatella Conzatti. Dellai mi disse pubblicamente: ‘sappiate che non fate un torto a lista civica nello sfilarcela che sarà un problema per voì. Mai frase fu più profetica. La senatrice col suo fare apparentemente affabile, mieloso e accondiscendente ora passerà a seviziare anche Renzi e Italia Viva, appena la sua sfrenata ambizione non troverà soddisfazione».

«La senatrice infatti - sottolinea Biancofiore - non ha una linea politica, persegue una sola idea, se stessa al vertice di una qualsiasi formazione politica, anche della Lega se glielo consentissero. La Conzatti purtroppo ha un curriculum  che ne evidenzia tutta la sua immoralità politica, saltellando da un partito all’altro incurante delle promesse fatte agli elettori che le hanno dato il mandato parlamentare grazie ad una precisa coalizione politica, il cui programma le era noto prima della candidatura. La senatrice di suo non ha infatti in voto anche se millanta che i voti sella lista civica di Monti in Trentino nel 2013 fossero o suoi e non di Dellai».

«Abbiamo difeso la scelta di libera coscienza della ormai ex collega di partito Donatella Conzatti nell’astenersi sulla fiducia a Conte e speravamo che restasse in Forza Italia per affermare quei principi Liberali, europeisti e non sovranisti che Silvio Berlusconi ribadisce ogni giorno. Purtroppo non è stato così. L’unica cosa che ci sentiamo di dirle è che le battaglie si fanno dentro, non fuori ed in particolare non andando a sinistra», dichiarano invece in una nota il vicepresidente dei senatori di Forza Italia, Massimo Mallegni e i senatori Dal Mas e Andrea Causin.

«Purtroppo non mi stupisce la decisione di Donatella Conzatti di passare nelle liste del nuovo progetto politico di Matteo Renzi. Il trasformismo di questi giorni è preoccupante e sono schifato che chi, eletto con una coalizione di centrodestra, con il 30% di voti della Lega nel collegio di Rovereto ora tradisca gli elettori trentini e si unisca a Renzi». Lo afferma in una nota il segretario della Lega Salvini Trentino, Mirko Bisesti.
«Con questa scelta politica non fa altro che tradire gli elettori di centrodestra per il governo delle Poltrone di Conte, Renzi e Di Maio. La nostra coalizione, che ha vinto le elezioni, merita rispetto. I cittadini che hanno votato la Lega e il centrodestra meritano rispetto», sottolinea Bisesti chiedendo agli alleati «che alle prossime politiche si scelgano persone che non tradiscano la fiducia dei trentini».

Renzi, intanto, porta in Italia Viva 13 senatori scombinando un po’ gli equilibri non solo del gruppo Dem, ma anche delle commissioni di palazzo Madama.
Lasciano, infatti, il Pd l’attuale ministro per le politiche agricole Teresa Bellanova che diventa capo delegazione dei renziani al governo e che da senatore era in Commissione Industria. In Commissione Finanze, invece, i renziani che cambiano casacca sono 3: Francesco Bonifazi, Eugenio Comincini, Leonardo Grimani.



l parlamentare sardo Giuseppe Cucca è componente della Commissione Giustizia, mentre Davide Faraone è agli Affari Costituzionali. Le altre new entry sono: Nadia Ginetti che è alle Politiche per l’Unione europea (XIV commissione); Ernesto Magorno in Commissione Agricoltura; Laura Garavini, vicepresidente della Difesa; il piemontese Mauro Maria Marino, uomo ‘chiave’ nell’iter delle leggi di bilancio a Palazzo Madama, è invece il vicepresidente della commissione Bilancio; Daniela Sbrollini, componente della commissione Agricoltura e della bicamerale sulle Questioni regionali;  Valeria Sudano membro sia dell’Ambiente che dell’Antimafia.

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