Paolo Ghezzi si dimette, effetto domino: entra Zanella e Ianeselli perde un assessore

Il consigliuere provinciale Paolo Ghezzi si è dimesso ieri dalla carica. Per il giornalista, fondatore con Cattani del movimento «Futura», fine della corsa a neanche metà mandato: il consigliere, eletto con la bellezza di 5.273 preferenze, ha comunicato le sue dimissioni con lettera inviata al presidente del Consiglio, Walter Kaswalder.

Al funerale di Piergiorgio Cattani, presidente di Futura, il 10 novembre scorso, Ghezzi aveva detto in chiesa che era pronta la «staffetta» con lui a metà legislatura, una staffetta tra i fondatori del movimento, che purtroppo non si è potuta compiere.

Cosa succede ora? Il primo dei noneletti in Provincia è Paolo Zanella, che però nel frattempo è stato eletto in Consiglio comunale a Trento ed è diventato assessore della giunta Ianeselli. E Zanella ha fatto sapere che è pronto a passare a piazza Dante al posto di Ghezzi. Cosa che avrebbe infastidito non poco il sindaco di Trento, costretto ad un primo cambio di squadra a inizio consiliatura.

Il fatto è che - deceduto Piergiorgio Cattani che sarebbe stato il terzo in lista dei più votati - se Paolo Zanella non subentrasse in Provincia, toccherebbe allora al quarto dei più votati di Futura: Remo Andreolli (1.015 voti), ex assessore provinciale alla Salute della giunta Dellai ed ex segretario dei Ds del Trentino. Ma qui “Futura” storce il naso: finirebbe rappresentata in Consiglio da Lucia Coppola dei Verdi (formazione che alle Comunali ha già voltato le spalle a Futura), e da Andreolli.

Ergo: Zanella da palazzo Thun a piazza Dante. E al suo posto in Consiglio Comunale (ma probabilmente non in giunta) il primo dei non eletti: Nicola Serra.

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