Pizzato: da gennaio in Trentino i test con prelievi salivari fai-da-te e analisi a cura del Cibio

di Giorgio Lacchin

Professor Pizzato, siamo pronti coi test salivari?
«Non ancora».
E quando?
«Se ne parla ai primi di gennaio».
Ciascuno di noi potrà eseguire a casa propria il test salivare, che poi verrà analizzato da un team di dodici persone. L'obiettivo è processarne tremila al giorno, a Mattarello, nel laboratorio in via di allestimento. Laboratorio e macchinari costeranno 300mila euro. Massimo Pizzato (nella foto) è il virologo del Cibio, il Dipartimento di biologia cellulare, computazionale e Integrata che ha sede a Povo.
Entro il 2020 niente test salivari, dunque.
«Dobbiamo ripristinare un laboratorio, acquisire i macchinari, trovare il personale specializzato».
Quanta gente, professor Pizzato?
«Sono previste una dozzina di persone».
Un bel gruppo.
«Cosa credeva! I test salivari sono come i tamponi molecolari. Vengono processati esattamente come il tampone naso-faringeo».
Un lavoraccio.
«Ripeto: il processo analitico è lo stesso. Cambia solo la prima fase».
Cioè il prelievo.
«...e il fatto che la persona può farlo da sé. Non è poca cosa: si badi bene».
Si capisce.
«Questo è un grosso "collo di bottiglia". Ora, infatti, il prelievo dev'essere eseguito da personale specializzato; personale che si espone, tra l'altro».
Possiamo dire che i test salivari eliminano il primo "collo di bottiglia" ma non il secondo? Questo perché, come lei ha spiegato, i salivari vengono processati come il tampone naso-faringeo.
«Tutto sommato, se c'è un laboratorio dedicato, il secondo è un "collo di bottiglia" relativo».
Meglio così.
«Noi abbiamo previsto di analizzare fino a tremila test salivari al giorno».
Tremila. In dodici persone.
«Le apparecchiature che abbiamo scelto sono semirobotizzate».
Perché non completamente robotizzate?
«In certi passaggi, se metti un uomo invece che una macchina guadagni tempo».
Uomo batte macchina.
«La tecnologia, in questo caso, non è particolarmente sofisticata ma ci permetterà di analizzare 96 campioni alla volta con il minimo supporto umano».
Il laboratorio sarà a Mattarello, giusto?
«Dov'era una volta il Cibio, prima che ci spostassimo a Povo».
Professor Pizzato, ha visto in tivù il governatore Luca Zaia?
«Si riferisce ai test "fai da te" che sperimenteranno in Veneto?».
Quelli.
«Ho visto».
Cosa ne pensa?
«È un tampone faringeo antigenico».
Dunque un test rapido.
«Un tampone rapido "fai da te"».
Meglio quello o il "nostro" test salivare?
«Nel faringeo "fai da te" vedo un limite, tra gli altri: questo tipo di tampone dev'essere raccolto molto bene, andando in profondità, dietro il naso. Difficile che una persona, da sola, ci riesca. Tenga presente che le persone lacrimano se il tampone è fatto bene».
Capito.
«A proposito dei test salivari, invece, la letteratura specialistica riporta che hanno una sensibilità equivalente, se non superiore, a quelli molecolari».
Così affidabili?
«Proprio così».

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