Minoranze linguistiche, Fugatti: "L'attenzione verso le Minoranze deve rimanere alta"
Si è tenuta questo pomeriggio presso il Comun General de Fascia la 35^ Conferenza delle Minoranze linguistiche, presieduta dal Presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti.
Il presidente, nell'introdurre l'appuntamento ha evidenziato il fatto che, anche in questi tempi difficili, l'attenzione verso le Minoranze linguistiche deve restare alta. "La nostra presenza in questa sede è simbolica, ma sostanziale, con un valore al di là del simbolo che questa sede istituzionale rappresenta. Siamo venuti in Val di Fassa in varie occasioni, purtroppo anche difficili come nel caso della tragedia della Marmolada, ma anche in momenti che ci hanno permesso di continuare a mantenere aperte le relazioni con questa comunità. Non a caso proprio al Comun General abbiamo tenuto una delle prime sedute della Giunta provinciale, nel gennaio 2019", ha detto il presidente.
Alla Conferenza hanno partecipato, tra gli altri, il consigliere ladino Luca Guglielmi, il procurador del Comun General de Fascia Giuseppe Detomas, i presidenti della Magnifica Comunità Altipiani Cimbri Isacco Corradi e della Comunità Alta Valsugana e Bersntol Andrea Fontanari, sindaci e dirigenti scolastici dai territori di minoranza linguistica, i presidenti degli istituti culturali ladino, mòcheno e cimbro e la dirigente del Servizio minoranze linguistiche locali e audit europeo Giuliana Cristoforetti.
Il procurador Detomas ha ringraziato il presidente per la scelta di voler onorare la comunità ladina e tutti i rappresentanti della Conferenza per l'impegno dimostrato nel rilanciare la centralità delle istituzioni che hanno per fondamento la tutela delle Minoranze linguistiche.
All'ordine del giorno della Conferenza alcuni temi importanti, tra i quali la rilevazione sulla consistenza e la dislocazione territoriale degli appartenenti alle popolazioni di lingua ladina, mòchena e cimbra, con la presentazione e l'analisi dei dati da parte di Vincenzo Bertozzi, direttore dell'Ufficio sistema informativo statistico di ISPAT, che ha offerto alcune linee guida metodologiche per leggere i dati della rilevazione dal punto di vista tecnico. Un dato positivo emerso, ad esempio, è il radicamento sui giovani della lingua di minoranza, segno della vitalità della lingua e dell'efficacia dell’attività fatta nelle scuole.
Si è quindi parlato della situazione della ricezione televisiva delle reti locali nelle aree di Minoranza mòchena, con la necessità dell'attivazione di un contratto di servizio di trasmissione per la stessa area e del sistema radiotelevisivo per l'informazione in lingua madre, con un intervento sullo stato dell'arte e le possibili prospettive.
È stata poi illustrata dall'editore Graziano Angeli di Trentino TV la proposta di un servizio sperimentale HBBTV - la televisione ibrida che trasmette da cavo d’antenna e da cavo di rete, evoluzione della smart TV - per la messa in onda delle trasmissioni in lingua ladina, mòchena e cimbra, progetto che necessita da parte della Conferenza l'espressione di un parere obbligatorio. La legge provinciale 6/2008, infatti, garantisce a tutte e tre le popolazioni di minoranza il diritto di informazioni scritte e audiovisive nella propria lingua, una tutela che permette il sostegno alla libertà di espressione delle comunità e favorisce l’uso linguistico nella quotidianità, sia in ambito familiare, sia sociale. L’obiettivo è radicare la consuetudine informativa in lingua minoritaria anche attraverso iniziative di comunicazione e sensibilizzazione, ampliando l’offerta informativa attraverso la varietà degli argomenti trattati e migliorando al contempo tempi e spazi della comunicazione. Inoltre, per continuare a mantenere vitale il valore culturale e sociolinguistico delle lingue mòchena e cimbra, è stata avanzata l'ipotesi di attivazione di un corso di alta formazione universitaria per lingue germanofone.