Arisa canta sulle Dolomiti. La ascoltano in 2.500

Almeno 2.500 persone hanno camminato minimo un'ora, partendo dal Passo San Pellegrino, sopra Moena, per raggiungere il rifugio Fuciade a 1972 metri, dove, all'aperto su un prato con sullo sfondo le Pale di San Martino, Arisa ha tenuto un applauditissimo concerto. È stato uno degli appuntamenti clou del programma Suoni delle Dolomiti, che da vari anni organizza d'estate concerti gratuiti classici, jazz e leggeri in rifugi d'alta montagna

arisaAlmeno 2.500 persone hanno camminato minimo un'ora, partendo dal Passo San Pellegrino, sopra Moena, per raggiungere il rifugio Fuciade a 1972 metri, dove, all'aperto su un prato con sullo sfondo le Pale di San Martino, Arisa ha tenuto oggi un applauditissimo concerto. È stato uno degli appuntamenti clou del programma Suoni delle Dolomiti, che da vari anni organizza d'estate concerti gratuiti classici, jazz e leggeri in rifugi d'alta montagna. Sul prato, che forma una piccola conca naturale, alcuni si erano sistemati sin dalle 9 di mattina attorno al piccolo recinto entro cui era la cantante, vincitrice dell'ultimo Sanremo, accompagnata dal pianista Giuseppe Barbera più due violini e una viola, naturalmente amplificati da vari altoparlanti. E lei, in giacca a vento, berretto e capelli biondi chiarissimi, non ha tradito le aspettative, dialogando, scherzando, uscendo a camminare tra il pubblico seduto per terra, e persino duettando con una bambina di tre anni, interpretando "Controvento".

 

Arisa ha interpretato vari brani del suo repertorio, da quelli più ironici e trasgressivi dell'inizio agli ultimi, che hanno echi di sonorità di canzoni classiche e i cui temi sono quelli della tradizionale canzone d'amore italiana, ma affrontata con ritmi e parole che mettono d'accordo dai più giovani ai più anziani. Si va da "Sincerità" a "Lentamente" (composta in Trentino da Cristiana Donà), a "L'amore è un'altra cosa", "Chissà cosa diresti" e "Amami". A proposito di quest'ultima canzone, Arisa ha detto che "è proprio pallosa e senza senso, come questa esortazione inutile, perchè uno o ama o non ama. Il fatto è che ormai ce la ho in repertorio...." A un certo punto si alzato un vento freddo e la cantante ha invitato tutti a coprirsi e abbracciarsi, poi quando sono arrivate due gocce di pioggia ha intonato il bis, "La cosa più importante" e invitato tutti a andarsene al rifugio a mangiare polenta e salsicce, mentre le nuvole scoprivano magicamente i monti attorno. Per l'occasione la strada statale 346 del Passo San Pellegrino è stata chiusa al traffico in entrambi i sensi di marcia dalle 11.00 alle 14.00. 

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