Italiani disadattati a causa della crisi
Quasi l’80% dei giovani italiani tra i 16 e i 30 anni si sente «emarginato dalla crisi economica e dunque escluso dalla vita sociale del Paese», ma meno della metà di loro vuole trasferirsi all’estero per studiare o cercare lavoro.
È quanto emerge da un’indagine di Eurobarometro condotta su oltre diecimila giovani provenienti da 20 Paesi dell’Ue nell’aprile del 2016. Nella Ue è il (57%) a sentirsi emarginato. Il sentimento di sfiducia è diffuso e a incidere sono anche gli eventi che agitano l’Unione europea. Secondo Eurobarometro, «non sorprende che i tassi di sfiducia siano molto più alti nei Paesi colpiti dalla crisi». A risentirne di più, infatti, sono i giovani di Grecia (93%), Portogallo (86%), Spagna (79%) e Italia (78%). Tuttavia, il 61% dei ragazzi del campione ascoltato non vuole studiare o lavorare in un altro Paese, opinione condivisa dal 52% degli italiani.
Il futuro dell’Europa tocca comunque da vicino i giovani europei: l’indagine segnala che il 90% di essi ritiene importante conoscere l’Ue e il funzionamento delle sue istituzioni. In Italia, però, solo il 44% dei giovani ascoltati ritiene fondamentale partecipare effettivamente alla vita pubblica europea tramite elezioni: a credere maggiormente nel voto sono soprattutto i giovani di Francia (70%), Regno Unito (57%) e Germania (54%).