Fertility Day, Laici: «Trentino ostile alla procreazione eterologa»
"L'ostilità tutta trentina verso procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo è un caso unico a livello nazionale: ancora oggi le coppie trentine devono recarsi all'estero per l'eterologa e se si recano in una regione italiana in cui è già una realtà da tempo, devono sopportare interamente i relativi costi". Ad affermarlo è il Comitato laici trentini per i diritti civili.
In una nota, la presidente Claudia Merighi, osserva che "nonostante la Corte costituzionale nel 2014 abbia riconosciuto che il ricorso alla procreazione medicalmente assistita come diritto garantito dalla sanità pubblica, oggi in Trentino chi volesse donare sperma o ovociti, non solo non potrebbe farlo, ma dovrebbe farsi carico dell'interezza dei costi di controllo, prelievo e crioconservazione". Per il vicepresidente Alexander Schuster è ora di agire: "È ora di portare la giunta provinciale davanti alla giustizia amministrativa, come è avvenuto per la Lombardia. La Costituzione non può essere violata nemmeno un giorno".