Tutto esaurito per il Master della cucina italiana

Registra il pieno di iscrizioni la quinta edizione del «Master della cucina italiana», nelle moderne aule del Centro Formazione Esac-Confcommercio di Creazzo, il comune alle porte di Vicenza dove è nato Carlo Cracco. Lì ha preso ieri il via un ciclo di formazione di cinque mesi a tempo pieno, 800 ore in totale tenute da 48 docenti, che vanta un lavoro stabile, post stage, per almeno il 90% degli iscritti, con punte anche del 95%.

«Un corso di studi che eleva il pensiero» si legge nella brochure, e il programma sembra mantenere l’ambizioso obiettivo con lezioni di cucina e pasticceria d’autore che coinvolgono 33 stellati Michelin, lezioni di arte ed estetica a tavola, ma anche l’arte di far brigata (team building) nonché il food cost e la gestione del business plan. Il corso, autofinanziato da privati senza alcun contributo pubblico, costa 16mila euro, con due borse di studio.

Tra i sedici aspiranti professionisti (14 uomini e 2 donne) - selezionati da un comitato scientifico che annovera tra i componenti Massimiliano Alajmo, chef tre stelle Michelin, e Raffaele Alajmo, Ceo di Alajmo Spa - molti giovani, appena usciti dall’Alberghiero, e qualche over 40, chi ha voglia di innovare esercizi di famiglia e chi vuol girare pagina e aprire un proprio locale.

 

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