Il bellissimo e poetico «ciao» della prof trentina ai suoi alunni
Terza media: un ciclo di studi che si conclude e le porte dell'età adulta che si aprono davanti ai ragazzi. Da alunni a studenti, da ragazzini a (quasi) uomini o donne: un momento di passaggio importante, con il cambio di scuola, e quindi di compagni e professori. Una professoressa trentina, Federica Garzetti, ha voluto salutare i «suoi» ragazzi in un modo speciale: una lettera, o forse più una poesia, con una lunga lista di vorrei, ovvero quello che la prof avrebbe voluto aver insegnato alla «mitica» 3D. E, a giudicare dall'umiltà, dalle emozioni, dai sentimenti che emergono dalla lettera, quegli insegnamenti sono certamente arrivati ai ragazzi.
Il saluto è stato pubblicato sul blog LivingWomen, dove sta incassando numerosi apprezzamenti. E, in fondo al post, anche una stupenda versione di Forever Young di Bob Dylan.
LE COSE CHE VORREI AVERVI INSEGNATO
Vorrei avervi insegnato che la vita vale
Vorrei avervi insegnato che a riflettere non può essere soltanto lo specchio
Vorrei avervi insegnato che il senno conta più del seno
Vorrei avervi insegnato che essere ragionevoli è più importante che avere ragione.
Vorrei avervi insegnato che la dignità non muore con una brutta figura
Vorrei avervi insegnato che non si può sempre rimediare, ma sempre ci si può provare
Vorrei avervi insegnato a chiedere scusa
Vorrei avervi insegnato che la Verità rende liberi
Vorrei avervi insegnato a togliere le maschere
Vorrei avervi insegnato che il rispetto viene dal rispetto
Vorrei avervi insegnato a guardare avanti e a vedere oltre il vostro naso
Vorrei avervi insegnato che la fatica è la misura della bellezza
Vorrei avervi insegnato a dire sì e a dire no
Vorrei avervi insegnato che non è tutto bianco o nero: anche il grigio è interessante e se non altro è di moda…
Vorrei avervi insegnato che amare non significa essere d’accordo su tutto: l’amore non annulla, moltiplica
Vorrei avervi insegnato che non amare non può mai diventare ferire o distruggere
Vorrei avervi insegnato a risparmiarvi il peso di odiare
Vorrei avervi insegnato a stare insieme, ma non per paura
Vorrei avervi insegnato a chiedere aiuto, una carezza e che il dolore finisce
Vorrei avervi insegnato a difendere l’umanità che c’è in voi, anche nel peggiore dei giorni
Vorrei avervi insegnato che la giustizia non è mai vendetta
Vorrei avervi insegnato che le parole sono un’arma potente
Vorrei avervi insegnato l’opportunità del silenzio
Vorrei avervi insegnato che l’ironia salva la vita
Vorrei avervi insegnato il pericolo dell’ignoranza, l’energia del sapere
Vorrei avervi insegnato l’umiltà
Vorrei avervi insegnato a camminare a testa alta, ma senza calpestare nessuno
Vorrei avervi insegnato a cambiare le cose e poi a cambiarle ancora. E ancora.
Vorrei avervi insegnato a correre, ma a fermarvi in tempo
Vorrei avervi insegnato a non confondere felicità e facilità
Vorrei avervi insegnato a imparare, costasse anni e fallimenti
Vorrei avervi insegnato a lasciare un segno
Vorrei avervi insegnato a “leggere dentro”: le cose, le persone, le situazioni
Vorrei avervi insegnato a perdere tempo ma a non sprecarlo
Vorrei avervi insegnato la follia responsabile
Vorrei avervi insegnato a praticare gentilezza, gratitudine e la terapia degli abbracci
Vorrei avervi insegnato a ridere: spesso. Fortissimo. A lungo.
Ci ho provato,
la prof