Le staminali dei denti per rigenerare i tessuti della bocca
Cellule staminali presenti nei denti potrebbero divenire una soluzione per ricostruire i tessuti della bocca persi a causa della parodontite, ovvero l'osso "alveolare" che circonda i denti e il legamento parodontale (la struttura che si interpone tra radice del dente ed osso), il tutto con una tecnica di microchirurgia estremamente poco invasiva. È la promessa che arriva da uno studio pilota condotto per ora sui primi 11 pazienti dal Prof. Mario Aimetti Presidente della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia, affiancato dai suoi stretti collaboratori presso il Reparto di Parodontologia del CIR Dental School dell'Università di Torino.
Lo studio è stato pubblicato su The International Journal of Periodontics and Restorative Dentistry. "Diversi lavori di biologia cellulare - spiega Aimetti - hanno confermato l'esistenza di staminali molto 'malleabili' nella polpa del dente; di qui l'idea di utilizzare queste cellule per provare a ricostruire i tessuti parodontali danneggiati dalla parodontite". Il processo è semplice, in genere le staminali si isolano dalla polpa di un dente che deve essere estratto per diversi motivi (ad esempio un dente del giudizio) e poi, in condizioni sterili e sostenute da 'spugnette' di collagene che si riassorbe, le staminali si innestano a livello dei tessuti parodontali danneggiati da ricostruire".
Negli 11 pazienti fin qui trattati, afferma Aimetti, le staminali, probabilmente favorite anche dal microambiente dove sono state innestate, hanno dimostrato la capacità di rigenerare i tessuti nell'arco di 12 mesi. "Evidenziamo clinicamente e con radiografie una rigenerazione dell'osso intorno ai denti - precisa Aimetti. Naturalmente siamo ancora in una fase di studio iniziale con diversi aspetti da chiarire e attualmente stiamo svolgendo un'altra sperimentazione clinica su più pazienti - conclude l'esperto con cautela; cionondimeno, la bioingegneria tissutale è uno degli argomenti che si sta sviluppando per trovare soluzioni sempre più biocompatibili per rigenerare l'osso che circonda il dente e il legamento paradentale".