Gay Pride a Trento, Amnesty International critica Rossi per il «no» al patrocinio
«La motivazione del Governatore della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, che giustifica la mancata concessione del patrocinio affermando che il Pride sia un evento folcloristico ed esibizionistico, sostiene una posizione discriminatoria nei confronti della comunità Lgbti».
Ad affermarlo è la Circoscrizione Veneto-Trentino Alto Adige di Amnesty International Italia, a proposito dell’evento in programma il 9 giugno a Trento.
«Ricordiamo al governatore Rossi - prosegue l’associazione - che la manifestazione del Pride ha un obiettivo commemorativo; si ricorda infatti la rivolta di Stonewall del 1969 in cui la comunità Lgbti, per la prima volta nella storia, ha rivendicato i propri diritti. Inoltre, il fatto che il rappresentante di un’istituzione consideri il Pride come un evento che potrebbe distogliere l’interesse sui temi importanti equivale a non ritenere necessari eventi volti a ricordare la negazione dei diritti umani alla comunità Lgbti».
«Negare il patrocinio a una manifestazione simbolicamente così importante - conclude Amnesty - rema contro la costituzione di una società aperta e accogliente che ha a cuore il rispetto di tutte le persone».
Mentre il governatore del Trentino, Ugo Rossi, resta fermo nel non concedere il patrocinio, tra i partiti di maggioranza, oltre al suo Patt, resta a sostenerlo solo il capogruppo Upt, Gianpiero Passamani. Il Pd invece reagisce.
Se Rossi parla della parata come di «folclore e esibizionismo», e l’Arcigay la definisce «omofobia istituzionale», il vicepresidente della Provincia, Alessandro Olivi, sottolinea come «l’uguaglianza dei diritti individuali e dei diritti di relazione sia un fondamento costitutivo di una comunità civile, aperta e plurale». L’assessore provinciale alle Pari opportunità, Sara Ferrari, spiega di ritenere «sbagliata la scelta del presidente, perchè significa dire che il Trentino è un territorio bigotto». A chiedere di ripensarci è anche il capogruppo del Pd in Consiglio provinciale, Alessio Manica.