Arte urbana a Trento: tre murales, ma di quelli belli

Nel 1889 l’architetto urbanista Camillo Sitte analizza la composizione interno alle città. Attua un’analisi morfologica con riferimento alla psicologia dello spazio e alla teoria artistica, con attenzione alla percezione dello spazio e ai meccanismi di visione della città. Piazze, strade e spazi vuoti della città sono percepiti in modo differente in base al significato che gli associamo. 

Dalla fine degli anni '60 ad oggi, gli artisti dell'arte urbana si dedicato a intere facciate di palazzi, muri e pareti spoglie per farne delle opere che abitano il paesaggio urbano. Esperienze estetiche offerte allo sguardo di chi guarda. 

Arte rivolta a chi la città la vive, un messaggio estetico capace di giungere a un pubblico il più vasto possibile. In questa cornice, a Trento dal 6 al15 aprile, tre artisti si dedicheranno a tre diversi spazi della città. 

Il primo – il cavalcavia di via Bassano - è un muro in periferia, sulla collina di Trento, nella circoscrizione dell’Argentario dove da alcuni anni si svolge l’Argentario Day. Nato dall’idea che le amministrazioni sono chiamate a far emergere, valorizzare e incanalare l’interesse e l’amore che i cittadini nutrono nei confronti della loro comunità. Argentario Day sperimenta ogni anno una alleanza tra pubblico e privato, tra imprenditori e volontari, tra istituzioni e società civile per contrastare i processi di abbruttimento e di abbandono, per dare il giusto valore all’estetica e alla sicurezza. Alla sua ottava edizione coinvolge ogni anno un migliaio di studenti e circa cinquecento adulti, impegnati nella cura e conservazione dei beni comuni della Circoscrizione Argentario. 

Il secondo nel piazzale della sede di Impact Hub Trentino, in via Roberto da Sanseverino, un luogo dal forte valore simbolico all'interno del tessuto urbano della prima periferia cittadina tra il nuovo quartiere delle Albere e una parte di città che sta cambiando molto velocemente.

Il terzo sul muro nell'area ex Sit sabato con un intervento di formazione-azione condiviso con il Tavolo Street Art, per contrastare il vandalismo, educare alla legalità e alla cura del bene comune attraverso interventi di estetica urbana.


 

Venerdì 6, sabato 7 e domenica 8 aprile, all’interno dell’Argentario day, Etnik realizzerà la sua opera sul muro del cavalcavia di via Bassano (laterale tangenziale).

Etnik è lo pseudonimo dietro al quale si cela la figura poliedrica di Alessandro Battisti, dagli anni ‘90 uno degli artisti più attivi e completi del writing in Italia, a cui Etnik ha apportato insoliti e personali contributi, scaturiti dalle proprie esperienze, nel campo dell’illustrazione e della scenotecnica. La sua passione per questa disciplina lo porta oggi a realizzare tag bi e tridimensionali con uno stile proprio e riconoscibile, offrendogli l’opportunità di partecipare a grandi eventi pubblici e di collaborare coi migliori writers della scena internazionale. Lo studio del lettering non si limita alla pura ricerca estetica delle lettere ma, dopo vent’anni passati a dipingere spazi urbani di periferia e a cercarne di nuovi, l’artista lo coinvolge nella riflessione sul concetto di “città”, che ne scorge un nuovo punto di vista, fino a farne soggetto principale della sua ricerca pittorica. 


 

Venerdì 6 e sabato 7 a Impact Hub Trentino – in via Sanseverino 95 - l'artista Mr.Fijodor dipingerà i muri del parcheggio.

Mr.fijodor è lo pseudonimo di Fijodor Benzo. Ha provato per anni ad avere una tag come tutti i writers, ma alla fine si è accontentato del suo nome di battesimo. Bambino dalla spiccata vena creativa, ha cominciato realizzando mostri con i mattoncini LEGO e disegnando sui muri della propria cameretta. Negli ultimi anni la sua produzione è stata molto varia, passando dalle installazioni ai murales tematici, ma anche performance e graffiti, di cui si occupa dal ’94. Realizza opere i cui soggetti sono solitamente forme elementari che trasportano messaggi diretti e ironicamente responsabili; alla base una chiave di lettura semplice, per poter sempre dialogare con il fruitore. Molto spesso, i suoi lavori sono contrassegnati da una critica sociale o ecologica, usando come arma un sorriso infantilmente stupito e uno stile spontaneo e diretto, libero da elementi tecnici complessi.

Sabato 7 dalle 14 a Impact Hub mentre Mr.Fijodor sarà al lavoro ci sarà un bike trial show con la bmx Fat.One e Andrea Maranelli. Non mancherà DJ set Everest Parisi. Ci sarà anche Birrificio Barbaforte e Interact hub, Nuove suggestioni spaziali con Acropoli. Alle 18 verranno presentati gli ultimi libri con le illustrazioni di Fijodor. 


 

Sabato 14 e domenica 15 aprile, Dado darà sfogo alla sua creatività sul muro nell'area ex Sit.

Alessandro Ferri, Dado, nato a Bologna nel 1975 è uno degli storici writer italiani di fama internazionale. Dagli anni 90 la sua ricerca stilistica s’incentra sulla poetica della linea. Il writing è la disciplina attraverso cui Dado unisce gli studi classici del disegno, alla grafologia e la poetica della strada. Scrivere disegnando e disegnare scrivendo. Nelle sue composizioni gli elementi che formano le lettere del suo nome, sono da lui orchestrati come strumenti musicali nell’esecuzione di un brano. Oltre a viaggiare in tutto il mondo con le sue opere, il suo approccio al writing è tale da essere invitato come relatore in vari atenei universitari, tra cui l’Accademia di Belle Arti di Bologna, l’Università di Padova, Venezia e Trento. Nel 2015 pubblicail trattato “Teoria del Writing” in cui racchiudeoltre dieci anni di studi teorici della disciplina con rigore scientifico. Tra le esposizioni degli ultimi anni: la Tour 13 a Parigi, Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, la Biennale d’Arte di Nanjiing (Cina), il PAC di Milano, la Scala Mercalli a Roma. Nel 2016 è chiamato dall’Arae Educazione del Mart a tenere un ciclo di workshop. L’anno successivo, in collaborazione con Il Mart e la Biblioteca Civica, presenta il suo libro a Rovereto.


 

Il progetto dell’associazione culturale The Hub Rovereto, in partnership con le associazioni Tavi Macos, Tremembè Onlus e  il Tavolo della Street art coordinato dal Comune di Trento, Turismo e Politiche Giovanili, con la collaborazione di 100ne, mira a far avvicinare la cittadinanza a al “writing” come fenomeno capace di attivare energie nascoste nella comunità, mezzo di riqualificazione urbana e linguaggio artistico capace, in alcuni casi, di diventare una vera e propria professione. In quanto attività percepita come undergroung questo linguaggio può, più di altri, attirare e motivare giovani e ragazzi a mettersi in gioco per il recupero e la decorazione di parti rilevanti del tessuto urbano. Il progetto è finanziato da Fondazione Caritro.

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