Adunata degli Alpini, la città è pronta ad accogliere Le iniziative dei commercianti, dai dolci alla cartoleria
La città di Trento inizia timidamente a prepararsi per l’Adunata degli alpini. Mancano ancora poco più di due settimane al grande evento e gli esercenti del centro hanno iniziato a organizzarsi esponendo bandiere, gadget e proponendo prodotti ad hoc.
Ieri la pasticceria Bertelli di via Oriola ha attaccato sulla vetrina una grande coccarda tricolore e messo in vendita dei prodotti ideati per l’occasione. Oltre a dolci lievitati in diverse dimensioni con il fiocco verde, bianco erosso e uno speciale adesivo raffigurante il cappello da alpino, sono stati ideati dei semifreddi a forma di montagne. «Per l’Adunata, a differenza di altri locali del centro, terremo aperta la pasticceria fino a una certa ora e poi, chiuso il negozio, allestiremo un banco esterno», spiega il responsabile delle vendite.
Angolo tricolore anche all’interno della cartoleria Duomo di via Dordi dove, accanto a due grandi bandiere italiane, spicca un rotolo di nastro tricolore e tre agende Moleskine schierate, naturalmente una verde, una bianca e una rossa.
Nei negozi fanno poi capolino simpatici gadget come nell’edicola di piazza Duomo dove sono in mostra gli accendini dell’Adunata oppure, per chi vuole trovare proprio tutto, c’è il punto vendita «Adunata Store» di via Santissima Trinità. Felpe e magliette, cappelli da alpino e penne nere, magneti e portachiavi, borracce e boccali di birra, giacche e zaini, peluche e medaglie con il logo della 91esima Adunata nazionale sono a disposizione dei clienti. Tutti in stile «alpino» anche gli oggetti in vendita nel negozio di piazza Italia dove all’esterno, circondato da tre grandi bandiere, fa bella mostra un manichino vestito, ovviamente da alpino.
Speciali coltelli, con l’incisione dell’adunata, sono in mostra nella vetrina della Coltelleria San Marco, a pochi passi dal Castello del Buonconsiglio, dove un’enorme tela con la data dell’adunata è affissa al bastione.
Da una decina di giorni sono disponibili presso la sede del Coa (Comitato organizzatore Adunata) in via Olivetti 9 a Trento, i Kit «Amici degli alpini» pensati per negozianti e titolari di pubblici esercizi che vogliono dimostrare la loro vicinanza agli Alpini, aderendo ad una politica di prezzi e forme promozionali dedicati al pubblico che, in occasione dell’Adunata, visita la città di Trento e il territorio limitrofi.
I kit, che hanno un costo di 30 euro, contengono la bandierina logata dell’evento, la bandiera italiana, le Guide all’Adunata, la locandina e la vetrofania con cui commercianti ed esercenti potranno personalizzare il proprio locale. Al momento, a dieci giorni dalll’inizio della distribuzione, sono stati venduti più di 100 kit. Per il 90% si tratta di bar e ristoranti, ma anche altre attività commerciali stanno supportando l’iniziativa, dalle aziende agricole alle gioiellerie. Principalmente attività di Trento, ma sono passati dal Coa anche esercenti dalle valli: Pergine, Folgaria, Tione, Lavis e Dorsino.
L’anno scorso a Treviso erano stati venduti in totale circa 150, quindi gli organizzatori ritengono che il numero sarà facilmente superato.
Le bandiere
Al momento in città sono già state posizionate 10 mila bandiere italiane e in totale ne sono state ordinate 30 mila. Ma quella che gli alpini troveranno quando arriveranno in città non sarà solo una città tappezzata di tricolore.
È stata infatti accolta dal Comitato organizzatore la richiesta del presidente Ugo Rossi di poter posizionare, accanto al tricolore, anche la bandiera trentina. Circa 10 mila quelle che saranno distribuite in città.
In «onore» della città ospitatante saranno anche color amaranto le magliette indossate dal corteo dei trentini. «Non è la prima volta che vengono esposte anche le bandiera della Provincia ospitante - sottolinea il capo degli alpini Maurizio Pinamonti -
Eragià accaduto in Valle d’Aostra. Si tratta di una forma di accoglienza. Se da una parte il tricolore rappresenta l’unità dall’altra la bandiera trentina vuole essere un segno di benvenuto nella nostra terra. Non c’è nessun altro significato politico». Quanto al rischio che l’elevato numero di bandiere trentine possa in qualche modo «offuscare» il tricolore Pinamonti è assolutamente tranquillo. «Non credo proprio. Saremo noi a distribuirle e vedremo quante ne serviranno. Ci sarà anche la bandiera europea».
Intanto alcune palazzine della città si sono organizzate acquistando stock di bandiere per dare un caloroso benvenuto.