«Volverup» trasforma in borse i teloni di camion e rimorchi
Trasformare e rigenerare teloni di camion e rimorchi in colorate borse e creazioni alla moda, ma anche avviare un percorso di formazione e valorizzazione sociale. Questa la mission di «Volverup», start-up «radical green» nata nel 2013 nell’ambito di Progetto Manifattura (hub dell’economia sostenibile trentina) grazie a Melina Benetton e Nicolas Dorosz , architetto e artista argentini, scommettendo sulle infinite potenzialità dei materiali riciclati e sulla cultura del riutilizzo, ma anche sulla possibilità di garantire riscatto e nuovo inserimento a studenti e giovani in difficoltà, collaborando le «Cooperative sociali trentine» e gli istituti Centro Moda Canossa e Cfp G. Veronesi.
«La gestione dei rifiuti e l’utilizzo attento e rispettoso dei materiali, anche derivanti al riuso, sono temi che ci interrogano ogni giorno, richiedendo più consapevolezza e piccoli cambiamenti individuali ? spiegano Melina Benetton e Nicolas Dorosz ?. Inizia nel 2013 la nostra ricerca di un materiale scartato da altri, ma che potesse essere ancora utile e resistente per creare nuovi prodotti originali e creativi».
Dopo un primo tentativo con la carta da parati, la scelta di affidarsi ai teloni di camion per creare borse, borselli, tascapani e portafogli esposti nei negozi di via Rialto a Rovereto e ora di via Marsala a Trento e confezionati nello stabilimento di Trambileno. «A Volverup cerchiamo di essere rispettosi dell’ambiente e delle persone ? precisano i due stilisti argenti residenti da tempo a Rovereto ? la prima cosa che attira i nostri clienti è forse l’estetica, il colore e l’originalità dei prodotti, ma cerchiamo di garantire anche attenzione e cura dei dettagli. Puntiamo su innovazione, sperimentazione di nuovi modelli e colori, ma anche sull’attenzione e fidelizzazione del cliente. In Trentino, terra sempre legata alla natura, è in crescita la sensibilità verso prodotti sostenibili, ma non sempre si comprendono gli alti costi della produzione artigianale, di qualità e con alti margini di scarto».
Per Melina e Nicolas (giovani genitori) anche un forte investimento sulle persone, garantendo crescita personale e professionale a giovani studenti: occasione di riscatto su insuccessi scolatici e problematiche sociali. «Dopo essere stati coinvolti dal Centro Moda Canossa è stata ora avviata una proficua collaborazione con l’istituto professionale Veronesi ? precisano i titolari di Volverup ? sono nate delle forme innovative di “tirocinio scuola-lavoro” coinvolgendo ragazzi delusi o in difficoltà con il sistema educativo convenzionale. Chiediamo rispetto e affidabilità, ma troviamo subito impegno e tanta voglia di mettersi in gioco. In laboratorio o in negozio nascono “rapporti di qualità”: i ragazzi diventano parte attiva di Volverup».
«Quando c’è rispetto e fiducia reciproca si dimenticano anche le difficoltà del lavoro ? concludono Melina e Nicolas ? i giovani in azienda sono per noi una vera “boccata d’aria”, portano nuove idee e sanno ascoltare tanti consigli, soprattutto se non giudicati o messi in discussione. In Trentino c’è spazio per altre start-up giovanili, ma servono idee chiare e motivazioni. Il lavoro restituisce dignità alle persone, e se realizzato con impegno e coscienza dona orgoglio e sicurezza di sé».