Mare e sole anche per le donne operate al seno, 5 consigli
Sole, mare, nuoto e tintarella: solo l'idea fa stare meglio. Ma paure e dubbi assillano le donne operate di cancro al seno al momento di mettere in valigia il costume. A fugare i timori arrivano cinque consigli dell'oncologo Giuseppe Petrella, docente di chirurgia generale dell'Università Tor Vergata di Roma, e del provider ECM 2506 Sanità in-Formazione, in collaborazione con Consulcesi Club.
Meglio aspettare almeno 3-6 mesi dall'operazione prima di esporsi al sole, per evitare che la cicatrice diventi ipertrofica e si irriti. Grazie alle suture intradermiche con punti riassorbibili, la qualità delle cicatrici post-intervento è migliorata moltissimo, ma se all'inizio la cicatrice è bianca dopo un mese diventa rossa perché c'è comunque un elemento irritativo.
Chi ha già trascorso i 6 mesi dall'operazione non ha bisogno di indossare particolari indumenti al di là del costume: basta una protezione solare molto alta, con un Spf superiore a 50, tranne in casi particolari in cui la cicatrice non si possa coprire neanche indossando un costume intero. In quel caso conviene indossare indumenti protettivi.
Fare il bagno al mare, sempre con la cicatrice coperta e non esposta al sole, non solo è possibile ma è addirittura consigliato: nuotare fa benissimo, soprattutto alle donne che hanno subìto lo svuotamento ascellare perché questo tipo di attività fisica evita l'accumulo di liquidi.
La regola fondamentale, indipendentemente dalla cicatrice, è sempre quella di esporsi al sole solo nelle prime ore del mattino o dopo le 17.
Discorso diverso per le donne che stanno facendo chemioterapia perché ci sono dei farmaci che possono provocare danni notevoli sulla cute e l'esposizione al sole può peggiorare questi danni. Per chi ha affrontato la radioterapia, invece, niente sole per un anno per il problema delle radiodermiti, delle teleangectasie e di tutta una serie di complicanze che possono provocare seri problemi.