Il Giulio Ferrari diventa anche Rosé
Si chiama Giulio Ferrari Rosé ed è l'ultimo gioiello della prestigiosa casa trentina: un'esclusiva Riserva Trentodoc, sintesi perfetta del carattere del Pinot Nero e dell'eleganza dello Chgardonnay.
Nella splendida cornice di Villa Margon, elegante dimora cinquecentesca e sede di rappresentanza del Gruppo Lunelli, lunedì sera il «debutto» della nuova bollicina, davanti ad esperti del settore e alla presenza del celebre enologo Ruben Larentis. Proposto in sole 5000 bottiglie, ciascuna custodita in un raffinato cofanetto, il Giulio Ferrari Rosé è dedicato all'alta ristorazione e alle enoteche più esclusive, in Italia e nel mondo.
Era il 1902 quando Giulio Ferrari decise di dare forma al suo sogno: creare nel suo Trentino bollicine capaci di suscitare emozioni uniche. Nel 1980 la famiglia Lunelli ha dedicato a lui e al suo sogno l'etichetta più prestigiosa della casa, il Giulio Ferrari Riserva del Fondatore. Visione, coraggio e passione rivivono ora nella versione rosé di quella che si è nel frattempo affermata come la bollicina più premiata d'Italia.
Il Giulio Ferrari Rosé nasce da un'attenta selezione nei vigneti di famiglia in alta quota alle pendici dei monti del Trentino. Nasce solo negli anni degni di una grande Riserva. La prima annata è frutto della vendemmia 2006 ed è quindi rimasta per undici anni in affinamento sui lieviti. Colpiscono i colori ramati e le note fruttate e agrumate, che si uniscono a sensazioni speziate e minerali, in grado di conferire finezza e un gusto fresco. ll Giulio Ferrari Rosé conferma dunque «l'ossessione» per l'eccellenza delle Cantine Ferrari e si candida a diventare l'icona delle bollicine italiane rosé.
In onore di questa grande Riserva Alfio Ghezzi, chef stellato di casa Ferrari, ha sorpreso gli ospiti con un menu creato ad hoc ed ispirato alla rosa.