Gli italiani soddisfatti della vita: il voto che le danno è 7
Gli italiani sono abbastanza contenti di come vanno le cose. Alla loro situazione danno in media un voto pari a 7. In leggero miglioramento. Soddisfa la situazione economica: oltre la metà (il 53%) non avrebbe di che lamentarsi.
E, comunque, per ogni problema c’è la famiglia. È qui che la stragrande maggioranza, il 90%, si sente felice. Insieme agli amici, i parenti costituiscono il baluardo alle avversità. Fuori dalla propria cerchia però il discorso cambia, la fiducia scema e si diventa diffidenti. Solo il 13% crede nella restituzione di un portafoglio perso. A meno che a trovarlo non sia il vicino di casa o un agente delle forze dell’ordine.
A sondare gli umori degli italiani è l’Istat, che dopo la raffica di dati negativi sull’industria, l’export e il Pil, restituisce un pò di ottimismo. L’indagine sul «sentiment» dei cittadini è stata condotta a inizio 2018. La fotografia quindi si ferma al primo trimestre dell’anno scorso, lasciando fuori il Paese uscito dalle urne.
Le pagelle da dare alla propria vita però cambiano a seconda della Regione, della professione e dell’età. Al Nord il voto medio sale a 7,2. Basti pensare che quasi uno su due (il 47%) viaggia tra l’ottimo e l’eccellente (tra l’8 e il 10). Al Mezzogiorno invece si scende al 6,8. I meno soddisfatti sono i disoccupati e le casalinghe. Indice di quanto conta il lavoro.
Chi ha un’occupazione se la tiene stretta e in tre casi su quattro non ha da ridire, soprattutto se donna. Rispetto al 2017 fa progressi sia il giudizio complessivo (il voto era 6,9) sia, in maniera più decisa, quello sulla sfera economica. Tanto che la quota di famiglie che reputa «adeguati» i propri mezzi sale al 59% (dal 57,3%).
Ma quel che più appaga è la dimensione familiare, nessun altro aspetto delle vita quotidiana riesce a reggere il confronto. Una conferma, spiega l’Istat, che vede in aumento la percentuale di chi si dice molto o abbastanza soddisfatto delle relazioni amicali, più di otto su dieci. D’altra parte le famiglie si restringono e probabilmente gli amici sono per tanti i nuovi parenti.
Verso gli estranei invece prevale la «cautela»: il 77,7% pensa che «bisogna stare molto attenti» agli altri. La quota di chi ripone fiducia in gran della gente è più bassa al Sud e tra le donne.
Nella vita ci dovrebbe anche essere del tempo libero, ma a giudicare dalle opinioni degli italiani o è poco o non viene ben utilizzato. Solo il 66,2% dà valutazioni positive. Come si può immaginare, va peggio per mogli, mamme e nonne, su cui ricade, spiega lo stesso Istat, «il carico di lavoro familiare e di cura». Non solo, le più penalizzate sono le classi d’età centrali, meglio va per giovani e anziani. Le associazioni dei consumatori invitano a guardare a un bicchiere mezzo vuoto, visto che il meridione resta indietro e una fetta larga, seppure minoritaria (il 39%), considera le proprie risorse economiche «insufficienti» o «scarse».