Amazon ci prende le misure e investe sulle tecnologie per "vestire" i corpi dei clienti
Comprare un abito online con la certezza di avere scelto non solo la taglia giusta, ma anche un capo che ci sta bene addosso. Lo shopping del futuro renderà inutile entrare nel camerino di un negozio: i vestiti si proveranno direttamente a casa, ma in modo virtuale, davanti a uno schermo. È questo lo scenario a cui sembra puntare Amazon, che dopo aver brevettato uno specchio smart con cui «vestire» la nostra immagine, ha iniziato a prendere le misure della gente - pagandola - per avere un campionario digitale dei fisici maschili e femminili.
Il colosso delle vendite via internet sta conducendo uno studio sulle diverse forme del corpo umano. Per questo ha diffuso un annuncio in cui offre un buono regalo da 25 euro ai maggiorenni che negli Stati Uniti sono disposti a farsi scannerizzare. Chi è interessato dovrà recarsi negli uffici Amazon di New York per partecipare a un incontro di mezz’ora in cui sarà pesato e misurato, fotografato, filmato e scannerizzato in 3D sia vestito sia in costume da bagno. Le immagini - si precisa - saranno usate solo per scopi di ricerca interna.
Lo studio è condotto da Amazon Body Labs, una startup acquisita due anni fa dalla compagnia di Jeff Bezos, e specializzata in modelli tridimensionali e dettagliati del corpo per i settori dello shopping e del gaming.
La ricerca di Amazon, che negli Usa ha lanciato anche un canale di televendite per strappare più acquisti, è presumibilmente legata alla moda. Raccogliere dati sulle varie fisicità consente infatti di superare le modalità attuali della vendita online, in cui l’acquirente vede sul sito il capo d’abbigliamento indossato da un modello che è spesso più alto e magro di lui. Potendo rappresentare diversi tipi di corpo, e il modo in cui cadono diversi capi e tessuti, il cliente potrà invece vedere un’approssimazione più o meno precisa di come apparirà con addosso il vestito scelto.
In questa direzione va ad esempio lo specchio hi-tech che Amazon ha brevettato l’anno scorso: un insieme di videocamere, proiettori, schermi, specchi e luci che consentono di guardarsi mentre ci si muove indossando vari outfit e anche in contesti differenti, dalla discoteca al ricevimento di nozze.
Una simile tecnologia, qualora fosse messa a disposizione, andrebbe a incentivare le vendite d’abbigliamento di Amazon (e a penalizzare quelle dei classici negozi): manterrebbe la convenienza dei prezzi e la comodità di ordinare da casa, eliminando l’inconveniente del non avere idea di come sarà quel capo sul nostro corpo.